Per il terzo giorno consecutivo oltre un centinaio di immigrati extracomunitari ospitato nella Masseria Boncuri si e’ rifiutato di andare al lavoro nelle campagne del Salento per la raccolta del pomodoro. Gli immigrati, una parte dei quali lavora in nero, chiedono il rispetto dei contratti
ma soprattutto un aumento generalizzato della ‘paga’ a cassone che viene loro corrisposta. Attualmente ai braccianti extracomunitari vengono corrisposti 3,5 euro a cassone; gli immigrati chiedono un aumento sino a sei euro a cassone per un lavoro spesso massacrante. La protesta e’ indirizzata anche a colpire i ‘caporali’, che continuerebbero a dettare prezzi e regole nelle campagne. La tensione tra gli ospiti di Masseria Boncuri era salita soprattutto sabato scorso, dopo che un immigrato tunisino di 34 anni, anche lui ospite della masseria, era stato trovato morto. Il primo referto medico parla di decesso per cause naturali.