Hanno tentato di disturbare la partita Lecce – Atalanta che si è tenuta ieri sera presso lo stadio in Via del Mare, ma sono stati beccati dalle telecamere di video sorveglianza e arrestati. Si tratta di Paolo D’Oria, 28enne e di Pierpaolo Mazzotta, 23 anni, entrambi di Trepuzzi.
Ieri infatti, a pochi istanti dall’inizio della partita, sono stati fatti esplodere 8 bengala in direzione del campo e un fumogeno, lanciati dalla curva Nord, quella dove solitamente si trovano gli Ultras.
Nonostante gli incitamenti dello speaker alla radio, che intimava di far cessare il lancio dei botti, pena la sospensione della partita con la sconfitta della squadra locale, i cori e le grida di protesta contro la tessera del tifoso, sono continuati senza sosta.
Nel frattempo la DIGOS aveva iniziato a visionare i filmati che riprendevano la curva all’inizio della partita e sono saltati immediatamente all’occhio i bagliori provocati dall’accensione dei bengala e dei fumogeni da parte di due individui, poi riconosciuti come i due arrestati.
In particolare sono stati proprio gli abbigliamenti dei due ad essere schiaccianti nell’identificazione: D’Oria indossava una maglietta gialla con il logo giallo-rosso degli Ultra Lecce, mentre Mazzotta vestiva con una felpa nera.
Gli agenti della DIGOS hanno continuato a monitorare i due attraverso le telecamere, rimandando l’arresto durante la partita per evitare che si scatenassero altre rivolte e hanno poi notato Mazzotta, lanciare un altro fumogeno, brandendolo persino per un po’ di tempo tra il pubblico, aumentando il pericolo.
Alla fine del match, D’Oria è stato arrestato e trovato anche in possesso di un altro fumogeno; per Mazzotta invece, l’arresto è scattato questa mattina, dopo ulteriori accertamenti sui filmati che lo hanno incastrato, con la medesima accusa di possesso di artifizi pirotecnici e lancio di materiale pericoloso.