Immergiti in un desolato e tenebroso mondo.
Lo disseminerò di cuori!
La Galleria d’Arte Stomeo con sede in Martano apre la nuova stagione di Arte cominciando dal “cuore”con la personale di Alessandro Gedda, l’artista toscano di fama internazionale
Al Vernissage il critico d’arte Pompea Vergaro farà un viaggio sentimentale tra le opere dell’eclettico artista; interverranno, inoltre, Elisabetta Opasich e Mauro Ragosta rispettivamente con canti a cappella e letture in versi, de l’Officina delle Parole.
“I Sussulti del cuore” è il titolo della rassegna che propone un tema caro all’artista, un soggetto particolare che riguarda il filone dei cuori detti he-arts, sperimentati con diverse tecniche, sia con il destrutturato sia con la pittura su tavola attraverso dei piccoli schizzi di pittura e in digitale.
Un ricercatore per eccellenza, audace che fa dei materiali utilizzati una propria peculiarità di agire nell’Arte.
Scultore, pittore con una grande passione per il design, Alessandro Gedda viene da Milano dove opera ottenendo grandi successi e riconoscimenti.
Nato in Toscana dove ha vissuto per lungo tempo dei cui paesaggi si è subito innamorato e proprio i paesaggi della terra natìa sono stati i primi protagonisti delle sue tele.
È stato paragonato ai futuristi e a Mario Schifano e agli espressionisti astratti americani degli anni 50. Ma direi che egli è un artista trasversale, perchè va sperimentando diverse tecniche artistiche, così accanto alla pittura con olio, acrilici e smalti su tavola ha sommato il digitale che vede come supporto, una lastra di plexiglass, sul quale vengono laminati dei file digitali precedentemente modificati, e ancora più cosa straordinaria, la pittura che ha realizzato sulla carrozzeria di una Porsche vera e propria; ha anche dedicato una produzione alle Ferrari, auto che sfrecciano in paesaggi informali
In realtà la novità del fare arte di Alessandro Gedda è quella del Design Destrutturato.
Egli è conosciuto e apprezzato come progettista innovativo con la messa in opera di grandi installazioni dall’equilibro apparentemente insicuro con la tecnica destrutturata.
Non è solo una tecnica, ma anche una filosofia che consiste nel costruire degli oggetti mediante dei materiali di recupero (piccoli pezzi di legno di recupero, bottiglie di plastica), i quali accostati e incollati, uno dopo l’altro, arrivano a definire, pezzo dopo pezzo, una fitta maglia priva di struttura portante e senza telaio che si regge in piedi grazie a una serie di incroci,in un sapiente e laborioso incastro di migliaia di pezzetti di legno.Successivamente, l’opera viene smembrata e poi ricomposta in modo “spezzettato”senza ritornare mai a essere l’oggetto di partenza, ma solo la sagoma di esso, in quanto è come se venisse costruito con quegli stessi frammenti con i quali viene disgregato.
Per l’occasione nella Galleria d’Arte Stomeo, accanto ai cuori, è installata un’opera lignea, una grande matita alta circa 3 metri. L’opera segue il filone de “I Giganti” iniziato dall’artista alla Triennale di Milano e che ha continuato nell’evento del luglio scorso, in Salento Silente nel Palazzo del Principe Protonobilissimo di Muro Leccese con una tazza di sei metri cubi.
Ma Gedda era stato già nel Salento in quanto aveva partecipato alla Rassegna “Colori in Concerto” dedicata alla Lombardia, organizzata sempre dalla Galleria di Gianna Stomeo, dove l’artista aveva proposto un’opera digitale dalle grandi dimensioni (lastre di plexiglass dipinte secondo una speciale tecnica) dedicata all’ambizioso progetto”Art Around The World” secondo il quale, Gedda intraprenderà un viaggio, alla fine del 2011, a bordo di un container itinerante di 12 metri trasformato in laboratorio e in un atelier di pittura, facendo tappa in tutti i principali paesi del mondo. Russia, Cina, Giappone, Nuova Zelanda,USA e Sud Africa.
Ritroviamo nell’artista toscano un dinamismo continuo e graffiante per passare dalla pittura, tra pennellate abili e sicure, alla scultura e alla destrutturazione con spigliatezza e spontaneità.
Dimostrando nel ricco panorama artistico contemporaneo di possedere una concezione “Architettonica” della vita del tutto personale.
Egli è l’artista della velocità, specchio della società contemporanea, ma un ricercatore della perfezione, dell’eleganza e della bellezza, legata non all’effimero, ma alla tecnica. Egli rilasciando una intervista ha raccontato che “La sua anima ha diverse sfaccettature. La passione per il moderno, la tecnologia e quella per l’antico. A volte si creano delle sovrapposizioni tra le tecniche diverse per confluire in un’opera che le raggruppa entrambe”.
L’artista ha partecipato a molte mostre come la Biennale di Firenze nel 2005, la Triennale “I Giganti di Alessandro Gedda”, a Milano 2010 e a Rocca Paolina “Eurochocolate” di Perugia nel 2010, per citarne solo alcune, e l’ultima fatica è dei primi giorni di questo settembre presso il Boscolo Hotel di Milano dove ha realizzato una serie di cuori in occasione della Vogue Fashion Night Out proponendo in anteprima un cuore completamente tempestato di brillanti, del valore di oltre due milioni di dollari.
“I Sussulti del cuore” propone una esposizione di 13 opere, sono 13 CUORI, di cui 10 dipinti con tecnica mista tra acrilici e smalti su tavola attraverso dei piccoli, ma solidi getti di pittura
e 3 cuori destrutturati, come si è già sottolineato, una tecnica tutta personale per mezzo della quale l’artista utilizza pezzi di legno e rame.
A tutti noi è risaputo e ci è cara l’interpretazione metafisica del cuore, descrivendo
metaforicamente il cuore come “il re” o “il sole” del corpo, come luogo più intimo e misterioso dell’uomo dove sentimenti ed emozioni trovano la loro sede di formazione e di sviluppo.
E sebbene la medicina del XIX e del XX sec. abbia descritto nei dettagli la fisiologia di questo muscolo cardiaco, nella coscienza comune dell’uomo contemporaneo il cuore continua a rivestire una funzione che va al di là di quella di semplice “pompa del sangue”.
I cuori di Gedda sono tocchi vibranti su uno sfondo rigorosamente nero attraverso una miriade di zampilli dove il filo conduttore è il rosso che si sa è il colore del cuore, dell’amore e del fuoco. È un colore stimolante e coinvolgente. È un colore eccitante e simboleggia le passioni Esprime slancio, velocità, potere e gioia, ma anche pericolo. In realtà nel suo aspetto negativo, la simbologia del rosso è connessa alla violenza e allo spargimento di sangue, legandola al mito di Marte, il dio della guerra.
In questa personale “I sussulti del cuore” i colori e i segni creano un effetto di pittura veloce, una sorta di “action painting” in tratteggi lievi ora violacei, ora aranci e verdi e blu, ora tra slanci multicolori, con piccoli gesti di bianco sullo sfondo, per cuori ora sfaldati, ora più compatti, quel bianco che testimonia una fievole luce, una speranza che emerge dal buio.
Sono cuori sfilacciati, cuori vicini, ma generalmente sono cuori solitari che convivono tutti in uno spazio di forma quadrata anche se di grandezze differenti, esprimendo le più intime passioni, emozioni e paure dell’artista in una ricerca non solo fisica, ma dell’anima, in un mondo pieno di insidie e di pericoli.
Sono cuori in movimento che pulsano in tratteggi che, a volte, si spandono sulla tavola e lo spettatore può trovarsi spaesato non comprendendo se sono risucchiati o respinti dallo stesso cuore.
In Galleria il breve viaggio è molto interessante: troviamo un cuore vibrante in getti multicolori in rilievo dove il rosso è accompagnato da verdi e gialli. Possiamo dire che è un cuore spensierato
Ed ecco un cuore completamente sfaldato che il vento della vita ha sfasciato e nonostante questo l’idea della sua forma originaria rimane.
Incontriamo anche un cuore trafitto con sfaldature, responsabile l’amore o la spada? L’artista non si espone e lascia decidere allo spettatore.
Tre cuori tridimensionali destrutturati due realizzati con pezzi di legno, uno realizzato con rame, gonfio, morbido che si dilata
E poi, finalmente l’artista osa proporre 2 cuori insieme, 2 cuori vicini che non si sfiorano, l’unica possibilità è concessa ai filamenti che si dipanano lungo la tavola che si toccano e si mescolano anche se resta un mistero, perchè in questo dinamismo
si propone inevitabile una domanda: i filamenti sono in fuga con l’intento di allontanarsi e far perdere il vigore a questi 2 cuori oppure intendono riunirsi in spruzzi di nero e bianco?
verranno risucchiati o respinti dagli stessi cuori?
La risposta, del tutto personale, è lasciata allo spettatore.
Ed ecco in chiusura un cuore grande e rosso. L’unico, ben delineato che sovrasta e riempie l’intera tavola, ampio e quindi rassicurante, sempre apparentemente in pennellate disordinate che riescono a mantenere quella forma precostituita con il sostegno del rosso,come peraltro lo sono tutti.
I tratteggi di tutti i cuori di Alessandro Gedda appaiono vigorosi, ma apparentemente distratti dalle regole, per ricondurci tra una forma ordinata ma in continui equilibri transitori e mutabili in uno sfondo sempre e inesorabilmente scuro come la notte!
Il messaggio intrinseco dell’artista è: Usciamo dal guscio, perchè l’Arte ci salverà!
Galleria D’arte Stomeo
-via Caprarica,11-Martano (LE)
La personale “sussulti del cuore”” sarà aperta dal 17 settembre al 2 Ottobre 2011 tutti i giorni compreso sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 dalle ore 16.00 alle ore 21.00 ▪ lunedì:chiuso