Cambio di guardia questa mattina sotto gli stand della festa Pd in piazza Sant’Oronzo. Il gruppo consiliare del comune ha lasciato il posto a quello provinciale per l’annosa questione dei conti pubblici di Palazzo dei Celestini che è ormai diventata una querelle da soap-opera
La cosa strana che è balzata agli occhi di politici e operatori della comunicazione, è stata la velocità con cui l’assessore provinciale al Bilancio Silvano Macculi ha indetto una conferenza stampa per controbattere alle accuse che i colleghi oppositori gli muovevano. A meno di un’ora dal comunicato del Pd di ieri, giungeva l’invito a Palazzo Adorno. “La Conferenza Stampa avrà come oggetto della sua convocazione le determinazioni unitarie del centrodestra conseguenti ad alcune iniziative della minoranza consiliare del centrosinistra”, si leggeva nella nota. E li i giornalisti si sono recati per ascoltare l’ennesimo snocciolamento di numeri, ma non prima di aver disquisito sulle ragioni degli oppositori Pd.
La questione è la stessa da mesi, gli attori anche, nulla è cambiato da quando l’Amministrazione provinciale sull’orlo del dissesto – a detta di Macculi e suoi sostenitori – si è ritrovata un buco da 7 milioni nelle casse. “Colpa di chi ci ha preceduti” per la maggioranza, “errore di trascrizione” per l’opposizione e via libera ad una battaglia politico-istituzionale che ha scomodato persino gli ex presidenti provinciali. Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino, infatti, si sono difesi dalle gravi accuse di cattiva amministrazione e di falso in bilancio fino al gesto estremo di Ria di querelare il presidente Gabellone e l’assessore Macculi.
Precedentemente però il gruppo Pd aveva già annunciato una mozione di sfiducia nei confronti di Macculi, erano i primi di agosto, fino a questa mattina quando la mozione è venuta alla luce avente come oggetto “Mozione sull’operato dell’assessore al Bilancio Silvano Macculi”. “Sappiamo con certezza che l’errore è stato indotto dal Ministero degli Interni, e se Macculi lo sapeva già dal 2009 come ha spesso sostenuto – ha commentato il capogruppo Cosimo Durante – come mai ha aspettato il bilancio del 2011 per denunciarlo? Abbiamo forti criticità nell’operato dell’assessore, crediamo che non abbia le capacità per amministrare un Ente di portata provinciale perciò chiediamo al presidente Gabellone di mandarlo a casa”
“Non lo possono fare” ribatteva poco dopo Macculi, non è legale, per questo ci hanno messo tanto a presentarla, nel frattempo l’hanno trasformata in una richiesta al presidente”. Secondo l’assessore, la minoranza di Palazzo dei Celestini non si rassegna di aver perso il “comando” e tenta in tutti i modi di screditare l’operato di chi li ha battuti due anni fa. Inoltre, 7 milioni di euro, più 181 milioni di mutui e 20 milioni di spese fuori bilancio è quanto questa amministrazione sta risanando. “Queste sono le nostre colpe – ribatte Macculi – abbiamo vinto e stiamo risanando una situazione al tracollo scoperchiando il pentolone di debiti, 205 milioni, che ci hanno lasciato”. Ma a chi gli chiede come mai l’aumento dell’Rca si protrae per tre anni recuperando una somma superiore ai 7 milioni di ammanco, Macculi tergiversa.
In realtà anche dall’altra parte si sentono denigrati dell’operato precedente, pare infatti che dall’insediamento Macculi non abbia fatto altro che guardare indietro e accusare le ex amministrazioni per smontare la tesi di conduzione virtuosa dell’Ente. “Ma tanto ci sarebbe da dire”- secondo il consigliere Rampino – sull’attuale modo di amministrare: sulle procedure anomale della soppressione e riattivazione delle partecipate, sulla cartolarizzazione, sulle alienazioni e quant’altro possibile per sfiduciarli non solo da parte nostra ma soprattutto dalla popolazione salentina” Mentre per il consigliere Schiavone basterebbe l’ammissione delle difficoltà legate ai tagli delle manovre governative che quest’anno hanno sottratto 6 milioni di euro di finanziamenti, ma che per l’anno prossimo saranno 8 e altrettanti per il 2013.
“Ci hanno fatto perdere tempo prezioso a tutti – ha concluso Bellanova, io e Ria abbiamo presentato un’interrogazione al Governo per sapere che fine avevano fatto quei 7 milioni di euro e ci hanno risposto in tempi rapidi, ma più rapidamente avrebbe fatto Macculi se avesse telefonato al Ministero senza imbastire tante polemiche”. L’opposizione è ferma sulle sue posizioni ma dalla maggioranza, i gruppi consiliari fanno sapere che l’assessore Macculi ha pieno appoggio, solidarietà e fiducia, “anche perché – controbatte Biagio Ciardo del Pdl – si tratta di una minoranza della minoranza, 5 consiglieri su 13 sono firmatari di questa mozione, i numeri vorranno pur dire qualcosa”.