E giunse il gran giorno. Almeno così ha assicurato Gianni Peyla, presidente della Sgm che attende la Commissione incaricata dal Ministero dei Trasporti per la verifica del corretto funzionamento di mezzi e sottostazioni della metropolitana di superficie di Lecce
“Entro domani saprò l’orario esatto del loro arrivo” ha dichiarato telefonicamente ieri il presidente Peyla, riferendosi ai tecnici addetti alla verifica di tutto l’apparato inclusi i mezzi in giacenza nei depositi della Sgm ormai da quasi cinque anni. Il filobus è infatti un mezzo di trasporto a trazione elettrica alimentato tramite un reticolato sospeso sulla strada dai quali il veicolo “cattura” la necessaria potenza elettrica attraverso due aste di captazione. L’inoperosità, da troppo tempo, di tutto il sistema impone controlli accurati affidati alle ditte costruttrici Van Hol e Vossloch Kiepe e devono essere effettuati in questi giorni, prima del prossimo 19 settembre, data in cui è previsto l’arrivo della Commissione incaricata dal Ministero dei Trasporti per il collaudo e che stabilirà l’agibilità di tutto il sistema filobus.
La partenza si rende necessaria, oltre che per fornire un servizio trasporti alternativo ed ecocompatibile alla città e per placare le polemiche di questi anni, soprattutto per non perdere i finanziamenti – il filobus è stato finanziato per 56 milioni di euro – come aveva intimato il Ministero dei Trasporti se non si fosse rispettata la data ultima del 31 luglio scorso. Data slittata per l’indisponibilità dei tecnici deputati al controllo, aveva dichiarato Peyla lo scorso 16 agosto rimandando il tutto ai primi giorni di settembre. Ci siamo, il filobus delle polemiche deve partire in virtù di impegni passati, di contenziosi nel frattempo accesi e che hanno sottratto tempo e denaro agli amministratori locali, ed in vista del nuovo appuntamento elettorale. La questione filobus, infatti, è motivo di contesa politica per la corretta gestione delle casse comunali. “Troppe ombre gravitano attorno all’opera” – aveva dichiarato in un comunicato qualche mese fa l’onorevole Pd Teresa Bellanova – opera fortemente voluta dalla scorsa amministrazione Poli Bortone e lasciata in eredità all’allora vice Paolo Perrone. Altra polemica scoppiata in seguito alle indagini avviate dalla magistratura svizzera per un conto sospetto depositato in una banca di Lugano da Massimo Buonerba, ex consulente dell’allora sindaco Adriana Poli Bortone, quasi due milioni di euro riconducibili ad un riciclo su parte dei finanziamenti del filobus. Ma queste per il momento restano ipotesi di reato, la certezza, perlomeno visiva, sta nel traliccio che attraversa le principali arterie urbane di Lecce e che dovrebbe trovare impiego nel pieno regime dei mezzi del filobus nei prossimi 20-30 giorni.