AL TORO MANCA IL GOL
BRINDISI IN RIMONTA: E’ SECONDO
VIRTUS-CASERTANA A RETI BIANCHE
Lo 0 alla voce gol realizzati fa perdere al Nardò la testa della classifica conquistata una settimana fa ma il peso della squadra granata in questo campionato non cambia di una virgola perché anche a Grottaglie, nonostante lo 0-0 finale, è la squadra granata a comandare il gioco e a fare la partita contro una squadra, quella di mister Pizzonia, che, scottata dalle 7 sberle incassate settimana scorsa dalla Casertana, bada soprattutto a difendere la porta di Laghezza.
Manca solo il gol al Nardò schierato da Longo col solito 4-3-3 con Corvino scelto per fare il centravanti ai cui fianchi il tecnico granata piazza Garat e Pereyra. E sono proprio i due argentini a confezionare il primo pericolo per la porta biancazzurra: Pereyra crossa e Garat di testa insacca ma si alza la bandierina del guardalinee e il gol viene annullato. 10 minuti dopo, al 35’, ancora Garat riesce ad incunearsi nella difesa grottagliese ritrovandosi a tu per tu con Laghezza con lo spazio necessario per battere a rete ma la mira è di poco sfalzata e la conclusione dell’argentino sbatte contro la traversa.
La manovra del Nardò risente di un terreno tutt’altro che in perfette condizioni, condizioni che peggiorano nel secondo tempo quando sul D’Amuri comincia a scendere la pioggia.
Nonostante il campo il Nardò continua a spingere e al 57’ Laghezza è bravo a non farsi sorprendere dalla punizione dai 30 metri di Pereyra. Pochi minuti dopo Garat conferma di essere il più pericoloso ma anche il più impreciso: l’argentino si ritrova nuovamente davanti al portiere senza però riuscire ad inquadrare lo specchio della porta.
Nel finale è Meuli a cercare il colpo risolutore ma Laghezza è ancora bravo a respingere coi piedi la conclusione dell’attaccante granata.
Il muro del Grottaglie regge fino alla fine e la squadra di Longo è costretta ad accontentarsi di un punticino. Ora i granata sono secondi dietro l’Ischia, vincente sul campo del Cristofaro ultimo in classifica, e appaiati al Brindisi a quota 12.
Finisce senza reti anche il match del Capozza tra il Casarano e la Casertana. Ai punti forse avrebbe vinto la squadra di Caracciolo, apparsa più convinta e più in palla, soprattutto nella ripresa, rispetto all’undici campano. La formazione rossoazzurra è la stessa che ha strapazzato la Sarnese sette giorni fa: Caracciolo ripropone il 4-3-3 con Alessandrì punta centrale, Aragao e De Giorni sugli esterni e il trio Galdean, Raminga e Rosciglione in mezzo al campo.
La prima parte di gara però è targata Casertana che riesce a fraseggiare meglio trovando la superiorità numerica a centrocampo ma al 39’ è la Virus ad andare vicinissima al vantaggio con De Giorni che scarica una botta dal limite dell’area destinata a stamparsi sulla traversa. E’ un lampo che accende la gara della Virus che nella ripresa aumenta il pressing costringendo i campani a retrocadere nella propria metà campo. L’ex Nardò Majella non riesce a graffiare e al 32’ lascia il posto a Mortelliti con gli ospiti che si affidano soprattutto alle ripartente. La Virtus però va a sprazzi e la sua pressione non riesce a creare serie minacce alla porta di Imbimbo che al fischio finale vede ancora inviolata la propria porta.
Vince invece il Brindisi che aggancia il Nardò al secondo posto in classifica. Successo in rimonta per i biancazzurri di Boccolini che al 23’ del primo tempo vanno sotto per effetto del gol di Sansone che approfitta di un’uscita sgangherata del portiere Rosti e di testa mette il pallone in rete. Dopo un primo tempo scialbo, nella ripresa il Brindisi spinge forte sull’acceleratore alla ricerca del pareggio, pareggio che arriva al 78’: Mignogna si avventa su una respinta difettosa del portiere Apruzzo scaturita da un tiro di Guadalupi, e realizza l’1-1. A due minuti dalla fine ancora Mignogna completa la rimonta: il fantasista biancazzurro sfrutta al meglio il perfetto lancio di Guadalupi depositando il pallone alle spalle del portiere Apruzzo con un perfetto diagonale. E’ un gol che vale i tre punti e il secondo posto.