Dopo l’invio recente di numerose lettere da parte di Acquedotto Pugliese, nelle quali veniva richiesto ai residenti il saldo degli arretrati entro e non oltre la data 01-11-2011, il timore di una nuova sospensione dell’acqua serpeggia tra le famiglie, già gravate dalle spese per i consumi correnti.
Il consigliere regionale del Pdl, Roberto Marti, torna a chiedere ai vertici dell’ente di “sbrogliare la matassa”, certificando i conteggi delle morosità contestate, e di farlo in tempi stretti. Fermo restando il rispetto categorico di quanto assicurato al tavolo istituzionale convocato sul tema: nessuna sospensione dell’acqua.
«Fermamente convinto del fatto che i cittadini non debbano temere nulla – correttezza vuole che gli impegni assunti nelle sedi istituzionali vengano mantenuti – restiamo comunque in attesa di un segnale da parte di Acquedotto Pugliese che, nonostante la lettera di sollecito inviata dal sindaco Paolo Perrone e diverse richieste d’intervento, nulla ha fatto sapere rispetto alla documentazione contenente i conteggi sulle morosità.
Non è stato spiegato perché – nonostante il tavolo istituzionale in cui sono stati concordati pochi ma precisi punti, alla presenza di amministratori comunali, rappresentanti sindacali e amministratori delle Autogestioni ex IACP – nei giorni scorsi siano state recapitate agli inquilini “morosi” richieste di saldo riportanti il termine ultimo di scadenza dell’01-11-2011.
È facile immaginare come le missive abbiano fatto cadere nello sconforto numerose famiglie che – già gravate dalle spese per i consumi correnti, che non risulta sempre facile affrontare, a causa di clima di crisi generale – avevano in animo la serenità garantita dal sindaco Perrone e dallo stesso Acquedotto, quando era stato categoricamente negato il rischio di incappare in una nuova sospensione dell’acqua e soprattutto era stata assicurata la rateizzazione delle somme pregresse e accertate dai conteggi. Conteggi che, ad oggi, non possediamo. Rateizzazione che, non avendo i numeri, non è possibile effettuare.
Chiedo ai vertici di Acquedotto di poter celermente chiarire lo stato delle cose – così come già richiesto dal sindaco Perrone – presentando la contabilità del periodo oggetto del contenzioso. In questo modo, sarà possibile concordare una soluzione definitiva ad un problema che tiene in bilico e destabilizza le famiglie che risiedono negli alloggi in questione».