Vincenzo Barba, Senatore della Repubblica e membo della Commissione Permanente, eletto nelle liste del Pdl, prende atto della crisi politica che interessa il Governo e invoca il senso di responsabilità nazionale
“È giunto il momento in cui tutti dobbiamo fare un passo in avanti, mettendoci alle spalle i convincimenti di parte per varare i provvedimenti che ci chiede l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale, senza i quali la nostra economia – e non il Governo Berlusconi – sarà oggetto di speculazione e tempesta finanziaria.
Momento di responsabilità non deve e non può significare redde rationem, come pensa qualcuno che, non riuscendo ad andare al governo altrimenti, confonde un gesto di serietà con la sconfitta dell’avversario.
Ancora una volta ha ragione una persona di buonsenso come il Ministro Fitto: non è questo il momento di diversi. Allo scadere della legislatura ognuno tornerà a pensarla come meglio crede, ma adesso occorre una collegialità costruttiva che riesca a dare l’immagine di un Paese che sulle questioni fondamentali per la tenuta sociale della Nazione non si sfarina, non si sgretola, non si frantuma. Non c’è spazio per la creatività e la fantasia interpretativa di parte o di comodo: la ricetta dell’Unione Europea è semplice e lineare. I privilegi, i corporativismi, i comportamenti eccessivi rispetto alla crisi imperante non sono né tollerati, né ammessi. Questo è il momento in cui per davvero deve prevalere il senso di responsabilità! Appaiono perciò confusionarie alcune teorie che albergano in casa del centrosinistra, in base alle quali Berlusconi ha fatto troppo poco, ma che si guardano bene dal raccontare che tutto il di più che c’è ancora da fare è un di più di lacrime e sangue, non di coccole e carezze sociali come si fa surrettiziamente intuire. Altro che difesa dell’art. 18! Altro che pensioni di anzianità! L’Europa ci chiede ben altro e se facendo un doveroso mea culpa dobbiamo ammettere, noi del Pdl, di essere stati forse un po’ teneri e poco decisi, è giunta l’ora che nel Pd si squarci il velo di ipocrisia che porta tanti loro esponenti a sostenere da un lato le battaglie rivendicazioniste dei sindacati più oltranzisti e, dall’altro, accusare Berlusconi di inadempienza ai diktat comunitari.
Questo è il momento della responsabilità, piaccia o non piaccia lo scenario di un governo tecnico che sembra intravedersi all’orizzonte. L’auspicio è che il nuovo Presidente del Consiglio sappia circondarsi di ministri competenti, e in Puglia e nel Salento ne abbiamo certamente uno…”