Esistono dei punti cosiddetti critici dove determinate leggi o equilibri sembrano annullarsi o sfuggire al loro stesso controllo. È così nell’universo, dove esistono buchi neri, molto spesso piccoli quanto un punto ma capaci di fagocitare ogni forma di materia che passi
nel loro campo gravitazionale e di annullare i normali concetti di spazio e tempo. In finanza esistono i break – points, i punti di rottura, mentre ogni corpo ha un suo baricentro dove tutte le forze si annullano. Ma potremmo continuare per ore, ricordando il ginecologico punto G, soglia del non ritorno allo stato anteriore se non dopo il meritato orgasmo, oppure i vortici, quei punti in cui le acque ritornano su se stesse generando correnti discendenti. Ciò accade anche nell’aria, i cicloni ne sono un esempio e sono convinto che esiste anche qualche vortice temporale, capace di farmi ritornare indietro nel tempo, non tanto per riassaporare l’età giovanile, quanto per suggerire a quel ragazzino imberbe che ero un tempo, quali scelte operare nella vita e soprattutto quali schedine giocare settimana dopo settimana.
Per quanto riguarda la circolazione stradale, invece, sembra che esistano diversi punti di annullamento delle regole e, per una strana legge aggregante, si concentrano in massima parte nella penisola italica. Fra i tanti, tuttavia, vorrei segnalarne uno di particolare interesse, dislocato nella città di Lecce, precisamente all’incrocio fra Viale dell’Università con Via Armando Diaz, Via De Jacobis e Viale Gallipoli, dove sembrano concentrarsi il meglio della maleducazione, del menefreghismo, della mancanza di disciplina e senso civico delle umane genti. Per una strana legge, forse matematica, in quel punto si annullano tutte le regole del codice stradale. Ma cosa accade realmente? Coloro che, provenienti da Viale dell’Università, intendono rientrare sull’altra corsia della stessa via, invece di mantenere la destra, secondo le regole del codice, stringono sulla sinistra, costringendo ad un taglio in diagonale anche il traffico proveniente da Viale Gallipoli e diretto in Via De Jacobis. Poiché anche la deficienza umana sembra seguire alcune leggi agglomeranti, ne consegue che anche coloro che provenienti da Viale dell’Università e diretti in Viale Gallipoli stringono a sinistra per poi virare a destra in prossimità del Bar Rosso e Nero, rischiando la collisione col citato traffico che, dal suddetto viale, cerca di raggiungere Via De Jacobis. Come conseguenza, anche il traffico che da via Diaz prosegue per Via De Jacobis stringe magnificamente a sinistra. Nel complesso si genera un caos infernale, ormai divenuto consuetudine, e se qualcuno cerca di applicare le regole del codice stradale, riceve come minimo sincere e spontanee opinioni relative alle sue origini e generalità da parte degli altri automobilisti, accompagnate da gestualità marcatamente espressiva, effettuate in special modo da uomini anziani e da giovani donne, categorie solitamente ritenute più deboli ma che alla guida di una vettura ed in un punto critico quale quel maledetto incrocio, rivelano un’inaspettata e quanto mai insperata aggressività.
Eppure, quel punto dove ogni regola salta, sarebbe il punto di rinascita delle nostre disastrate casse comunali e forse chissà dell’economia mondiale, infatti basterebbe che il comune di Lecce installasse una telecamera o mettesse uno o più vigili ben celati a segnare i numeri di targa, che con quelle multe non solo andremmo in attivo, ma si potrebbero creare anche posti di lavoro.
Cosimo Enrico Marseglia