Sabato 26 novembre , presso la splendida sala Maria d’Enghien del castello Carlo V di Lecce, si terrà il convegno “Patologie sistemiche nella disfunzione gonadica”, promosso dalla Fondazione Foresta per la Ricerca nella Riproduzione e nell’Endocrinologia, il quale ha visto la partecipazione dell’Università del Salento e dell’Università di Padova.
L’evento è stato presentato oggi nella Sala Giunta di Palazzo Carafa alla presenza del Sindaco Paolo Perrone che si è dimostrato molto entusiasta dell’iniziativa che punta a coinvolgere non solo gli addetti ai lavori, ma anche i cittadini. Il Prof. Carlo Foresta, organizzatore e presidente del Convegno, nonché personalità di spicco del mondo della medicina (Ordinario di Patologia clinica presso l’Università degli studi di Padova, Presidente nazionale della SIAM – Società Italiana Andrologia e Medicina della Sessualità e direttore del Centro di Crioconservazione dei Gameti Maschili dell’Università di Padova) ha illustrato personalmente i risultati delle sue ricerche: partendo dall’assunto che l’età media si sta progressivamente innalzando e che il ricambio generazionale è sempre più scarso, è bene che la medicina si adoperi affinché, accanto all’individuazione precoce delle patologie, si affianchi un lavoro per migliorare la qualità dell’invecchiamento e della vita stessa. «L’obiettivo è riuscire ad invecchiare bene, in salute: non solo aggiungere anni alla vita ma soprattutto vita agli anni».
Il gruppo di ricerca del Prof. Foresta ha scoperto un nuovo meccanismo che determina l’osteoporosi nell’uomo (la patologia più frequente al mondo: 1 milione di casi accertati). È stato provato che una riduzione dei livelli di vitamina D nell’organismo porterebbe ad una riduzione della massa ossea fino a giungere all’osteoporosi; se precedentemente si riteneva che i passaggi fondamentali per l’attivazione di tale vitamina (legata, in particolare, all’esposizione solare) fossero quelli epatici e renali, Foresta ha dimostrato che almeno il 40% dell’attivazione della vitamina D nell’uomo avviene nel testicolo.
I ricercatori padovani hanno, inoltre, individuato un “inaspettato colpevole” dell’infertilità maschile: il Papilloma Virus (HPV): un virus che si trasmette principalmente per via sessuale. Ampiamente diffuso tra la popolazione, l’HPV nella donna presenta la principale causa di tumore al collo dell’utero e la prevenzione viene effettuata già dall’età di 12 anni tramite somministrazione di vaccino. Per gli uomini, finora, le infezioni da HPV sono state considerate di scarso rilievo, ma così non sarebbe, anzi rappresenterebbero una delle cause maggiori di infertilità maschile. La ricerca della Fondazione è dunque adesso volta all’eliminazione del Papilloma Virus basandosi sul legame HPV-spermatozoo che avviene tramite una proteina definita Sindecan, la quale può essere eliminata da un enzima, l’Eparinasi, il quale sarebbe in grado di “staccare” il virus dallo spermatozoo.
Nel corso del convegno, che vedrà la presenza di ben 500 partecipanti provenienti dalle più prestigiose Scuole Endocrinometaboliche d’Italia, la Fondazione Foresta consegnerà tre importanti riconoscimenti per la qualità della diffusione scientifica e per la comunicazione in ambito sanitario del territorio salentino: a Marcello Favale, noto giornalista RAI; a Gaetano Gorgoni, giornalista televisivo dell’emittente Tg8 e a Giovanni Delle Donne, della Gazzetta del Mezzogiorno.
Federica Nastasia