Il comune di Lecce si costituirà parte civile nel processo sui presunti illeciti relativi all’erogazione degli incentivi per sottoscrizione dei Boc (Buoni obbligazionari comunali).
Lo ha annunciato l’assessore al personale Michele Giordano, a margine della conferenza di auguri che si è tenuta nelle scorse ore a Palazzo Carafa. Giordano ha aggiunto che la giunta ha deliberato l’annullamento dei boc. In passato la loro sottoscrizione era stata solo sospesa dall’amministrazione di Paolo Perrone, che ora ha messo una croce sui Buoni obbligazionari comunali.
Il processo penale intanto avrà inizio il 23 gennaio davanti ai giudici della prima sezione penale. In sei sono stati rinviati a giudizio. Tra loro innanzitutto Ennio De Leo, ex assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del settore economico e finanziario e alcuni componenti del suo staff.
Secondo quanto è emerso dalle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giovanni De Palma e condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Lecce, il Comune di Lecce avrebbe versato agli imputati 684.400 euro senza un regolare impegno di spesa e senza un adeguata copertura finanziaria. Naccarelli avrebbe giustificato la liquidazione della somma come un “procedimento di perfezionamento relativo all’emissione del prestito obbligazionario”; De Leo avrebbe provveduto a farlo approvare dalla Giunta. Infine l’ ex dirigente del settore economico e finanziario, al centro di un altra grossa inchiesta che ha indignato i leccesi, la presunta truffa legata all’acquisto col leasing dei palazzi di via Brenta, per cui è in corso il processo davanti al giudice Stefano Sernia, avrebbe anche provveduto a liquidare i premi: per sé avrebbe tenuto quasi 320mila euro; poi avrebbe attribuito 42mila euro a Lucio Stefanelli, Giuseppe Filippi Filippi e Adriano Migali e 27mila a Donatella Rizzo, tutti e quattro componenti dello staff.
Stefanelli risponde anche di minaccia, ingiuria e calunnia nei confronti di un dipendente comunale.
Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto, Andrea Sambati, Giorgio Memmo, e Stefano De Francesco.