E se il buon giorno si vede dal mattino… anche quest’anno, per molti, il “Presepe degli animali” riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra le visite ai parenti, impegni e corse ai regali.
La giornata inaugurale dell’Opera, domenica 18 dicembre 2011, non ha tradito le attese degli operatori del Museo di Storia Naturale di Calimera: un pubblico numeroso, sensibile e attento alle attività della struttura, ha scelto di trascorrere il proprio tempo per visitare il Presepe e ammirare le straordinarie immagini scattate da Sandro Panzera,
in un’atmosfera carica di spiritualità, figlia anche del suggestivo luogo in cui è stato allestito.
Si tratta, infatti, di un seminterrato, illuminato solo con le luci della rappresentazione, cui si accede scendendo le scale.
All’entrata, invece, è stato dato spazio alla proiezione di un filmato, realizzato da Francesco De Pascali, sulle storie a lieto fine, quando cioè i tecnici dell’Osservatorio Faunistico Provinciale sono riusciti a recuperare alcuni “sfortunati pazienti”, come tartarughe marine, falchi, civette, barbagianni, e a ridar loro la libertà.
Nel corso dell’inaugurazione, non poteva mancare il primo cittadino di Calimera, il dott. Giuseppe Rosato, sempre in prima linea nelle iniziative portate avanti dal Museo, al quale abbiamo chiesto le impressioni, non solo sul Presepe, ma anche sulla mostra fotografica dedicata ai “Signori della notte”, i rapaci notturni del Salento.
“Il Museo, ormai da due anni, ha sperimentato questa rappresentazione della Natività – ha detto il sindaco – credo che sia una cosa utile e importante, tanto sotto l’aspetto visivo quanto scientifico. Sicuramente, entrambe, sono molto utili alle scolaresche che si avvicinano all’attività museale e al mondo animale. La soddisfazione è piena – ha aggiunto Giuseppe Rosato – così come pure per tutte le attività che il Museo svolge, grazie anche ai volontari che spesso si avvicinano a questa struttura per dare una mano dal punto di vista operativo. Gli sforzi che compie l’amministrazione comunale sono enormi, specie in un periodo di ristrettezze come questo”. Abbiamo incontrato, ovviamente, Antonio Durante, entomologo e direttore del Museo, il quale ci ha subito confidato come il “Presepe degli animali” sia un esempio di convivenza pacifica per le persone, attraverso le figure degli animali, di predatori e prede che, almeno nella notte più importante dell’anno, “si svestono delle loro funzioni naturali per accorrere insieme verso quell’umile capanna”.