Caso Laudati: il pm barese Giuseppe Scelsi si è recato in tarda mattinata nel tribunale di Lecce per depositare degli allegati alle memorie, già nelle mani di magistrati leccesi.
Il procuratore Cataldo Motta e l’aggiunto Antonio De Donno da mesi hanno aperto un fascicolo sul capo della procura di Bari Antonio Laudati che avrebbe rallentato l’indagine sulle escort condotte nelle residenze dell’ex premier Silvio Berlusconi dall’imprenditore Giampaolo Tarantini e affidato ad una “aliquota” della guardia di finanza un’indagine parallela per controllare il lavoro dei colleghi. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono di abuso di ufficio, favoreggiamento e violenza privata. Dopo aver sentito la escort Patrizia D’addario, nuovi accertamenti sono stati programmati dagli inquirenti leccesi. Le indagini proseguiranno con l’inizio del nuovo anno. Intanto qualche giorno fa il Consiglio Superiore della magistratura ha archiviato il fascicolo aperto sulla scorta delle accuse del pm Giuseppe Scelsi. Degli “stessi fatti” si sta occupando il Procuratore Generale della Cassazione, titolare delle azioni disciplinari nei confronti dei magistrati.
Critici i vertici della Cassazione con l’intero Consiglio Superiore della Magistratura: “Il Csm ha violato i suoi confini, ha compiuto un’indebita estensione dei suoi poteri di accertamento” ha accusato il Procuratore Generale Vitaliano Esposito, ricordando che, sin dall’inizio, aveva avvertito Palazzo dei Marescialli che lui stesso aveva avviato procedure disciplinari.