Nell’inchiesta sulla presunta truffa con la realizzazione del filobus gli accertamenti proseguono senza sosta. Dopo l’arresto di Massimo Buonerba, l’ex consulente giuridico dell’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, nelle scorse ore il procuratore Cataldo Motta
è tornato in Svizzera, e gli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza hanno eseguito alcuni ascolti. Sergio Aversa, dirigente del settore traffico e mobilità e Sandro Lisi, direttore dell’opera filoviaria, sarebbero stati sentiti come persone informate sui fatti.
Ogni pista viene battuta dagli inquirenti. Da dove vengono 2.800.000 euro custoditi da Buonerba nei suoi conti correnti svizzeri? Sembra accertato che 659mila euro siano tangenti versate da Giordano Franceschini, docente dell’università di Perugia, progettista del filobus. Tangenti versate, specifica Franceschini, nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto, anche per esigenze personali del professore leccese, e per spese connesse alla “partecipazione elettorale del gruppo di AN”, di cui Buonerba faceva parte. Gli altri oltre 2 milioni di euro potrebbero essere collegati, si evince dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonia Martalò, ad altri affari, come la presunta truffa con i palazzi di via Brenta, su cui è in corso un processo che vede, tra gli altri imputati, proprio Buonerba.