A partire da oggi e per tutto il mese di dicembre e parte di gennaio, si costruirà il falò e l’evento più importante del Salento in onore del patrono san Antonio Abate. L’annuncio ufficiale in conferenza stampa a Novoli, questa mattina, per la presentazione della “Festa della vite e del paesaggio del Parco del Negramato”
Non solo fòcara, ma tutto ciò che ruota attorno ad essa, a partire dalla materia prima per la sua realizzazione: i tralci di vite secchi, raccolti in fascine e accatastati fino a formare il falò più grande del bacino del Mediterraneo. La vite dunque, protagonista dell’evento dell’anno per il Salento, che si presenta come apripista di altri appuntamenti di portata nazionale e internazionale.
A presentarlo questa mattina, in occasione della festa dell’Immacolata che nella tradizione arcaica avviava alla raccolta del materiale per la costruzione della fòcara, le istituzioni e le associazioni di categoria che sinergicamente si impegnano per la buona riuscita dell’evento. Dalla regione Puglia, provincia di Lecce e comune di Novoli, alla Proloco, la Coldiretti e la Fondazione Fòcara di Novoli, ognuno con il proprio impegno e la propria volontà di dare lustro ad una terra di accoglienza e tradizioni. Anche quest’anno si impegnano nella serie di appuntamenti che culmineranno nell’accensione della fòcara la notte del 16 gennaio 2012.
L’avvio dei lavori sarà ufficialmente festeggiato il 17 dicembre, quando le istituzioni presenteranno alla popolazione e alle scolaresche la “Festa della vite e del Paesaggio del Negramaro”. Si partirà alle 9.30 con un corteo, sa piazza A. Moro fino a piazza Tito Schipa, dove si celebrerà l’inizio della costruzione del falò alto 25 metri con un diametro di 20. Negli ultimi anni la fòcara di Novoli ha visto l’interessamento, non solo dei turisti provenienti da tutto il mondo, ma anche l’impegno di grandi artisti come Uliano Lucas che per l’edizione 2011 ha vinto il concorso legato alla fotografia per come ha saputo imprimere nei suoi scatti la suggestività dell’evento.
La novità di quest’anno è legata ad un altro grande artista, Mimmo Paladino, che firmerà il primo manifesto d’autore della Festa del Fuoco e una xilografia prodotta in cento copie numerate, che racconta il mistero della notte della fòcara. Lo stesso artista ha disegnato la sagoma dei cavalli che verranno realizzati in cartapesta dall’artigiana locale, Carmen Rampino e che saranno sistemati attorno al falò. Una sorta di installazione nell’installazione, un particolare che arricchisce il “monumento naturale” e che simboleggia l’animale per eccellenza nell’evocare il santo legato anche agli animali. Una mescolanza di fede, usi, costumi,evocazioni, leggende, racconti e riferimenti letterari. Un grande appuntamento per il Salento e per i visitatori che vorranno partecipare, che cresce di anno in anno “grazie all’intelligenza e alla lungimiranza di chi partecipa attivamente alla realizzazione di esso” ha commentato il presidente della provincia Gabellone, “una scommessa anche per la provincia che, oltre al contributo ordinario, si impegna all’acquisto di una xilografia del maestro Paladino”. Obiettivo dei partecipanti è anche quello della rivalutazione dell’enogastronomia locale e la sensibilizzazione dei prodotti locali.