“Egregio Presidente Vendola, Egregio Assessore Fiore,
in questi giorni ho avuto modo di incontrare i cento lavoratori salentini che operano nell’ambito dell’assistenza ai malati oncologici e che da diverse settimane sono in assemblea permanente a causa della mancata proroga del servizio.
L’assistenza domiciliare ai malati oncologici rappresenta un’innovazione assolutamente qualificante che il centrosinistra aveva introdotto nel panorama dell’offerta di salute in Puglia. Come ben sapete, si era già rischiato di non riuscire ad attivare quel servizio, eventualità scongiurata grazie ad una norma bipartisan votata in Consiglio regionale.
Dopo aver impiegato per un anno 100 lavoratori, tra operatori socio-sanitari e autisti, a regalare una speranza a quelle famiglie duramente colpite dal dramma della malattia, oggi stiamo rischiando di abbandonarle nuovamente alla solitudine della sofferenza e dei sacrifici. Stiamo parlando di circa 700 pazienti oncologici che in sei mesi hanno usufruito servizio, il quale constava non solo di accompagnamento per le sedute di radio e chemioterapia ma anche dell’assistenza domiciliare.
Alcuni giorni orsono, in un incontro tenutosi a Bari, l’Assessore Fiore aveva assunto con quei lavoratori l’impegno di convocare il management delle ASL di Lecce e Brindisi, al fine di individuare una soluzione in grado di confermare questo servizio. Questa iniziativa, tuttavia, tarda a produrre effetti concreti e questo non fa che accrescere la disperazione tra i lavoratori e le famiglie interessate.
Per questo motivo sono qui a chiederVi di individuare senza ulteriori indugi una soluzione al problema del servizio di assistenza domiciliare ai malati oncologici, al fine di scongiurare un’eventualità che rischia di segnare profondamente tante esistenze: quelle dei lavoratori coinvolti ma, prima di tutto, quelle già drammaticamente segnate dei malati e delle loro famiglie.
Certa di un Vostro pronto riscontro, colgo l’occasione per inviare i miei più cordiali saluti.”