“Remiamo contro perché seguiamo la politica della rettitudine e della coerenza”. Hanno replicato così i consiglieri provinciali del Pd alle dichiarazioni di Gabellone in conferenza stampa. “Gabellone si fregia dell’altrui lavoro”
Non sono d’accordo i consiglieri Durante e Schiavone sulle dichiarazioni del presidente della provincia in cui esalta il “lavoro della sua squadra”. “Non c’è squadra – ha commentato Durante – e i successi che vantano sono il frutto del lavoro dell’amministrazione precedente”. Per la formazione professionale la giunta Gabellone ne detiene la gestione, “che proviene della progettazione e programmazione attenta e minuziosa” di bandi portati avanti dal governo di centrosinistra, che a questo governo ha lasciato i nastri da tagliare. E’ quanto affermano i consiglieri Pd che smentiscono anche il risanamento delle partecipate, a partire dalla STP per la quale, i comuni soci della stessa ne stanno pagando il disavanzo portato avanti dall’amministratore unico Pepe. Inutile parlare del risanamento dell’ente – ha chiosato Durante – è stato certificato dal Ministero degli Interni che il buco nel bilancio di 7 milioni di euro è stato un errore tecnico, il giusto pretesto per aumentare la tassa della Rcauto. Inutile fregiarsi dell’inserimento di Cerrate nel Fai, lo aveva già documentato il consigliere rampino in una nota, si è trattato semplicemente della certificazione di uniIter avviato dal presidente Pellegrino. Lo sviluppo turistico che ha visto un incremento in cifre, è il frutto di un percorso avviato in passato per 15 anni di azioni di marketing territoriale di cui si stanno raccogliendo i frutti. Ovviamente tali risultati – ha sottolineato Durante – passano per il risanamento dei centri storici, per i finanziamenti sui beni mobili e immobili e per la partecipazione alle manifestazioni turistiche nazionali e internazionali con processi di internazionalizzazione a favore anche delle aziende locali. Si parla tanto di Grande Salento in opere infrastrutturali ma è un piatto che hanno trovato pronto e confezionato, passato da uno studio di fattibilità certificato, al quale hanno aggiunto solo la Gallipoli – Otranto. “La progettazione e programmazione del governo Gabellone altro non è che il copia-incolla dei nostri progetti e programmi. Si, stanno mettendo le prime pietre di qualche incrocio ma niente a che fare con l’iter completo effettuato dalle precedenti amministrazioni”.
Il risanamento delle società partecipate, secondo Schiavone, garantisce gli incarichi prestigiosi agli amministratori mentre in campo culturale si sta assistendo alla soppressione dei più grandi eventi che hanno portato il Salento alla ribalta nazionale degli ultimi anni. Il sistema museale e bibliotecario è stato finanziato in passato con fondi comunitari, di cui il governo Gabellone beneficia, dal momento che nella loro programmazione c’è il nulla, ha sentenziato Durante. Il monito lanciato già da tempo dal consigliere Schiavone sull’aumento della RCauto, adducendo come pretesto il buco da sette milioni di euro di minori residui attivi, ha trovato conferma nell’aumento della stessa su base triennale, con importi ben superiori alla somma da coprire. Il superfluo coprirà sicuramente i tagli di sei milioni di euro del governo centrale, ma l’ente non subirà grandi scossoni Nell’approvazione del bilancio consuntivo per il 2010 c’era l’addebitamento dei sette milioni di euro con un disavanzo di 12 milioni di euro. Questo disavanzo è stato coperto con l’alienazione dei beni immobili attraverso la società di cartolarizzazione. Un ulteriore aumento dell’addizionale su RCAuto porterà ad un avanzo di oltre due milioni e mezzo di euro a vantaggio della condotta amministrativa del governo Gabellone ma non della comunità salentina che avrebbe dovuto beneficiarne. Nascondere le entrate e le uscite è un bieco tentativo di vantare una buona condotta di gestione, somme di riserva da utilizzare al momento opportuno e per situazioni di emergenza come nel caso della STP nell’impegno di sei mesi fa a coprire la perdita di bilancio ma che nei documenti ufficiali non c’è traccia. Secondo l’attenta analisi del consigliere Schiavone, siamo di fronte esattamente all’opposto dell’amministrazione trasparente vantata dal presidente Gabellone.