La Focara “fuoco buono di Puglia, messaggero di pace nel mondo”, prima della grande accensione di lunedi’ sera porta con se’ gli antichi riti religiosi in onore di Sant’Antonio Abate.
A Novoli la mattina del 16 sono tanti e diversi i riti che coinvolgono anche i numerosi pellegrini e i turisti che giungono nella cittadina salentina per partecipare alla grande festa. Dopo la bendizione del falo’ c’e’ la “bardatura” che vede una catena umana issare sulla cima delle fascine accatastate l’immagine di Sant’Antonio Abate. Nel primo pomeriggio della stessa giornata, sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonio si celebra la benedizione degli animali e a seguire la solenne processione. La Focara e’ un antichissimo rito nato per la festa del patrono, un falo’ imponente di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro, eretto con 60.70 mila fascine di tralci di vite raccolte nelle campagne del Salento e assemblate con tecniche antichissime, tramandate gelosamente di padre in figlio. Promossa da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner la Focara e’ stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e partecipa alla catalogazione Ministeriale per il riconoscimento dell’Unesco quale Patrimonio Intangibile dell’Umanita’, da valorizzare e tutelare.