Una richiesta di condanna a 2 anni e otto mesi per falso nei confronti dell’ex ministro Raffaele Fitto e’ stata chiesta oggi pomeriggio a Bari dove e’ in corso un processo con la formula del rito abbreviato.
Il Pm Renato Nitti ha avanzato la richiesta dinanzi al GUP e la sentenza e’ attesa fra un mese circa, dopo che avranno parlato la difesa e le altre parti. Si tratta di una branca del processo cosiddetto “La Fiorita” con diversi imputati a vario titolo per reati di falso e finanziamento illecito ai partiti, tutte vicende risalenti al periodo 1999-2005, quando Fitto era presidente della giunta regionale pugliese. Nello specifico, il processo fa riferimento a due episodi relativi a due delibere approvate dalla giunta regionale dell’epoca. Condanne minori sono state chieste per altri tre imputati.
”La scelta del rito abbreviato da parte di Raffaele Fitto e’ stata motivata dalla necessita’ di evitare la prescrizione del reato contestato ed ottenere quanto prima una sentenza che, affrontando il merito, possa chiarire la sua assoluta estraneita”’. Lo dichiara in una nota l’avv. Francesco paolo Sisto, difensore dell’ex ministro Raffaele Fitto nei confronti del quale la Procura di Bari ha chiesto oggi dinanzi al gup la condanna a due anni e otto mesi per due presunti episodi di falso nell’ambito di uno stralcio del processo per presunte tangenti denominato ‘La Fiorita’. ”E’ evidente – aggiunge il legale – che la richiesta del pm era ed e’ del tutto prevedibile, essendo una ovvia conseguenza dell’atteggiamento tenuto dalla pubblica accusa in tutto il processo. A tale richiesta, come e’ naturale, risponderemo dimostrando la totale insussistenza di responsabilita’ di Raffaele Fitto, sicuri che un giudice terzo e sereno sapra’ riconoscere la piena validita’ delle nostre ragioni”.