Ho incontrato il maestro Luigi Bisanti, il quale ha alle spalle una ricca ed intensa esperienza musicale che lo vede sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni come quella di aver fondato, all’interno del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, l’Ensemble di Flauti “Fortunae Flatus”.
Prima di dargli la parola offriamo qualche notizia sulla sua attività musicale: è docente di Flauto presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce ed è stato 1° flauto in importanti orchestre lirico-sinfoniche e si è esibito sotto la direzione di prestigiosi direttori quali: G.Kuhn, V.Delman, D. Renzzetti, P. Bellugi, A. Guadagno, F. Mannino, M. Rota, N. Samale, B. Rigacci, F. Caracciolo, B. Aprea, N. Annovazzi, A. Monetti, L. Ricci Muti, M. De Bernart, M. Marvulli, A. Zedda, H. Mykael, O. Ziino, M. Erede, A. Zecchi, P. Steinberg, M. Pradella, K. A. Richembacher, ecc.
Ha suonato e registrato CD con i maggiori concertisti del panorama internazionale:U.Ughi, P. Amoial, P. Kogan, P. Camicia, B. Lupo, A. Bacchelli, B. Canino, P. Spada, F. Libetta, A. Diaz, M. Mayski, F. Maggio Ormezosky, R. Bruson, R. Kabaianska, C. Gasdia, M. Freni, E. Dara, M. Del Monaco, J. Cura.
Luigi Bisanti, ha eseguito i più importanti concerti del repertorio flautistico per flauto e orchestra. Ha registrato dal vivo vari CD tra i quali uno per la MMS nella sala della Hocschule fur Musik di Monaco.È stato, inoltre, interprete di prime esecuzioni assolute di opere contemporanee e di riedizioni in tempi moderni di opere dei secc. XVII e XVIII eseguite con strumenti d’epoca.
Ha registrato per “DAD records” due CD con musiche ineditedi autori di scuola napoletana del (17°sec.), e con musiche del madrigalista leccese Diego Personè (17°sec.)
Ha inciso per Stradivarius, Dynamic, Wicky, Nireo.
Quando nasce il progetto dell’Ensemble di Flauti?
Il gruppo è stato da me fondato negli anni ’90 con lo scopo di divulgare la musica nelle scuole; da allora abbiamo svolto numerose lezioni – concerto ed abbiamo partecipato ad importanti rassegne musicali. Negli ultimi anni il direttore Pierluigi Camicia ed il Consiglio accademico del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce hanno creduto nella nostra iniziativa e ci hanno sostenuto nella prosecuzione della nostra attività.
Da dove nasce la passione per un progetto didattico di così notevole impegno?
Il suono del flauto mi ha sempre affascinato ed ho sentito l’esigenza di sperimentare l’armonia prodotta da un organico che abbraccia un’estensione molto ampia dal flauto basso all’ottavino.
Nel Rinascimento di frequente i gruppi musicali erano composti da strumenti della stessa “famiglia” per esempio consort di viole, flauti a becco o traversi ed eseguivano brani strumentali o vocali trascritti per queste formazioni.
Le elaborazioni per l’ensemble da chi sono curate?
Alcune composizioni le ho arrangiate personalmente. I brani verdiani che abbiamo in repertorio sono stati elaborati su commissione per il nostro ensemble e numerose trascrizioni sono pubblicate da varie case editrici .
Tali elaborazioni nascono dall’esigenza di “adattare” la musica alle capacità strumentali dei giovani musicisti oppure sono liberamente concepite?
Le elaborazioni comprendono parti di diversi gradi di difficoltà e vengono affidate agli allievi a seconda del livello tecnico di ognuno. Per la maggior parte, si tratta arrangiamenti di celebri brani, ma esiste anche una vasta letteratura originale per ensemble di flauti dal periodo rinascimentale alla musica contemporanea.
Che risposte ha da parte di questi giovani mentre “costruisce” i brani e li dirige?
I ragazzi mi seguono e rispondono positivamente alle sollecitazioni e durante le prove avviene uno scambio di emozioni che genera un coinvolgente entusiasmo. I brani proposti suscitano sempre molto interesse e voglia di perfezionarli ed a coronamento dell’intenso lavoro di preparazione dei programmi, vi sono poi, i concerti, altamente gratificanti anche per il grande apprezzamento da parte del pubblico.
Lei è flautista, concertista: qual è la molla che lo ha portato a dirigere e come affronta questo diverso approccio alla musica?
Pur privilegiando l’attività di flautista, mi dedico volentieri alla direzione dell’ensemble di flauti. Nel 1991, durante la docenza presso l’Istituto Musicale di Ceglie Messapica, mi fu affidato l’incarico di dirigere l’orchestra ed il coro dell’Istituto per eseguire i “Carmina Burana” di Carl Orff. Il concerto fu registrato e mandato in onda dalla RAI, in occasione di una puntata del programma “Sereno variabile” svoltasi a Ceglie e condotta da Alberto Bevilacqua. Questa esperienza mi ha entusiasmato e la direzione dell’ensemble “Fortunae Flatus” mi porta ad approfondire ancora di più le possibilità espressive e tecniche del flauto; inoltre, ho così l’opportunità di conoscere a fondo le nuove generazioni flautistiche del nostro territorio.
Veniamo al programma del prossimo concerto: Mozart è un compositore sempre attuale…
La musica di Mozart è spontanea, coinvolgente ed emozionante; i giovani musicisti ne percepiscono immediatamente la semplicità, la perfezione e durante la preparazione dei vari programmi è sempre unanime la richiesta dell’inserimento di trascrizioni di musiche mozartiane.
Quali i progetti per il futuro?
Continuare ed incrementare l’emozionante attività concertistica, che è la motivazione per la quale i nostri giovani musicisti studiano e si impegnano dedicando tanto del loro tempo quotidiano.
Ringraziamo non solo il maestro, ma tutti i giovani musicisti che lo seguono, con la convinzione che, come sempre la cultura e, in questo caso specifico la musica, può salvarci la vita!