Quando la vittima, nonché sua parente, ha raccontato di essere stata minacciata con una pistola, i carabinieri hanno voluto vederci chiaro. E così, avviata la perquisizione, è saltata fuori una pistola clandestina, con matricola abrasa e una cinquantina di cartucce.
Che utilizzo ne facesse, Roberto Cleopazzo, 43enne, di Sannicola, dovrà spiegarlo al gip del tribunale di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, dove si era trasferito per intraprendere l’attività di pizzaiolo. Da anni residente a Roveredo, Cleopazzo è titolare di due pizzerie ben avviate e conosciute nella zona. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Aviano, il salentino avrebbe minacciato e tentato di rapinare un familiare, ospite presso la sua abitazione da diverso tempo. Sotto la minaccia dell’arma, una semiautomatica Mauser, calibro 7,65, Cleopazzo non avrebbe usato mezzi termini per costringere l’anziano parente a consegnargli una somma di denaro, “dovuta” secondo il 43enne. Nonostante il racconto fumoso fornito ai carabinieri dalla vittima, non in perfette condizioni di salute, i militari hanno eseguito la perquisizione nell’abitazione del leccese. È stato lui stesso a consegnarla alle forze dell’ordine, che poi lo hanno accompagnato in carcere.