Usura ed estorsione: i fratelli Caroppo arrivano davanti al gup. Si sarebbe dovuta celebrare oggi l’udienza preliminare ma i tre fratelli leccesi, Damiano, Massimo e Antonio Caroppo accusati dal pm Alessio Coccioli di aver taglieggiato almeno sei imprenditori salentini prestando soldi
a usura con tassi annui, secondo l’accusa, del 120 per cento e arrivando anche alle estorsioni e alle minacce, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. L’abbreviato si aprirà il 22 marzo prossimo, davanti al gup Antonia Martalò
La vicenda sarebbe andata avanti a partire dal 2009. Oltre che di usura ed estorsione, i tre rispondono di esercizio abusivo del credito, con modalità mafiose. Sulla base di intercettazioni e pedinamenti, gli inquirenti hanno accertato quanto era stato denunciato da un imprenditore del settore dell’edilizia stradale. Una denuncia seguita da altre, di altri imprenditori decisi a collaborare con la giustizia.
Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Luigi Rella e Giorgio Memmo.