Dall’ANACI, Associazione Nazionale Amministratori Condominiali, giunge la critica sugli accordi presi a Bari dopo il tavolo tecnico convocato dall’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati. Secondo l’accordo preso l’acqua ci sarà solo fino a marzo, dopodiché gli inquilini morosi di AQP e delle abitazioni gestite da IACP, dovranno pagare.
“Leggiamo con stupore i toni trionfalistici dell’accordo raggiunto nel tavolo regionale. L’accordo e’ bere o morire disidratati, ma in questo caso non affogare come solitamente si usa dire.
Tutte le forze politiche ad eccezione di qualcuno, che la accoglie con toni più moderati, plaudono all’intesa raggiunta. Al tavolo mancavano gran parte degli interlocutori, soprattutto lo IACP di Lecce che riteniamo avrebbe dovuto farsi carico del pagamento degli importi richiesti da AQP. Spa e poi ripartirli agli inquilini secondo equità.
Invece è semplice, oggi, per l’ente scaricare tutte le responsabilità sui curatori delle autogestioni che si vedranno impossibilitati a fare una simile operazione per diversi e svariati motivi.
Il primo fra tutti i tempi tecnici previsti per il 19 marzo.
Si dimentica che gli utenti interessati sono oltre 5000 ai quali bisognerà comunicare quanto da loro dovuto e quale sia il metodo di riparto; praticamente impossibile definire quale sia quello giusto applicabile.
Ovviamente qualsiasi forma che si dovesse adottare sarà oggetto di contestazione perchè non esistono letture dei contatori per quel periodo e gran parte di essi erano illeggibili.
Basti pensare che per i consumi 2005-06 lo IACP di Lecce ha impiegato due anni per calcolarli e oggetto di innumerevoli contestazioni.
Altro motivo per cui lo IACP avrebbe dovuto farsi carico di pagare tale periodo è la costituzione dell’autogestioni avvenuta nel 2008 e quindi estranee completamente al pagamento di un qualcosa che è antecedente alla data di costituzione.
Come ANACI rileviamo uno scarico di responsabilità e di un surplus di lavoro sugli amministratori che non era previsto al momento di assunzione del mandato e quindi tutto questo lavoro extra a chi dovrà essere richiesto?
Altro onere in più per gli inquilini per un periodo in cui erano amministrati direttamente dal proprietario IACP al quale incombeva l’onere della gestione?
Gli amministratori dovranno accertare che le somme siano quelle effettivamente dovute, trovare un metodo di riparto equo che non esiste se non hai rilevato i consumi, convocare tutte le assemblee che prevedono tempi tecnici stabiliti per legge, e in ultimo riscuotere le somme con l’invio dei bollettini di pagamento sopportando notevoli costi di personale che dovranno essere pagati da qualcuno.
E comunque, a parte il costo degli amministratori, tutto questo sarà possibile in appena 26 giorni? Sicuramente più di qualcuno non pagherà o non potrà farlo, in considerazione che al 50% degli inquilini sono stati richiesti in questi giorni dallo IACP i saldi dei consumi 2005-06. Un peso notevole per tante famiglie.
E’ giusto scaricare tutto questo su tanta povera gente, in periodo di ristrettezze economiche?
Lo IACP di Lecce in quanto tempo rimborserà le autogestioni per chi non dovesse pagare o saranno accertati costi per dispersione? Ricordiamo l’accordo prevede che il mancato pagamento anche di una sola rata comporterà l’annullamento della rateizzazione e quindi il pagamento dell’intera somma in unica soluzione.
Alla luce di quanto sopra ripetiamo, a nome degli inquilini, non vi era niente da strombazzare e né ci sentiamo di ringraziare.”