I comitati No Tap festeggiano la prima vittoria contro il progetto della multinazionale Trans Adriatic Pipeline (Tap) per un mega gasdotto trans-adriatico che dovrebbe passare da San Foca per connettere l’Italia e la Grecia consentendo l’afflusso di gas naturale da Medio Oriente, Caucaso
e dall’area del Mar Caspio. Ieri pomeriggio, infatti, “la commissione consigliare del comune di Melendugno ha deliberato in opposizione al progetto del gasdotto, cosa che comportera’ una difficolta’ da parte della Tap ad ottenere entro aprile – come avevano progettato – tutti i permessi necessari. Stessa cosa per Vernole, il comune limitrofo”, annuncia all’Adnkronos il No Tap Alfredo Fasiello. Ma la guerra dei comitati territoriali contro il gasdotto non e’ vinta, anche se intanto i tempi per la Tap si allungano. “A differenza dei nostri ‘cugini’ No Tav, ai quali siamo vicini – aggiunge – noi speriamo di averla vinta anche in virtu’ del fatto che le amministrazioni locali sono dalla nostra parte. Alla fine, pero’, saranno i Piani energetici nazionali ad avere l’ultima parola, e potrebbero anche ignorare il parere dei cittadini e dei comuni. In quel caso, pero’, i comitati faranno ricorso alla Comunita’ Europea”. Il comitato No Tap ha appreso ieri dell’impegno degli amministratori di Melendugno a ricacciare l’ipotesi del gasdotto e della richiesta nel comune limitrofo, Vernole, da parte del gruppo consiliare ”Il comune che vogliamo”, di un consiglio monotematico urgentissimo per respingere il progetto del gasdotto. Il comitato, oltre ad aver espresso la volonta’ di organizzare un incontro con i cittadini locali per spiegare le motivazioni del no, ha in programma una manifestazione proprio sul luogo di approdo del megagasdotto, cioe’ a San Foca e l’organizzazione di una petizione popolare per dare voce al parere della gente salentina.