“Le prime primarie del centrodestra a Lecce – dichiara l’on. Raffaele Fitto – ci consegnano un grande risultato in termini di partecipazione: quasi 18mila cittadini hanno votato per scegliere il candidato Sindaco del centrodestra e la stragrande maggioranza ha scelto Paolo Perrone
, al quale va certamente il merito di aver accettato queste primarie nonostante già da mesi fosse stato indicato dai vertici del Pdl come candidato naturale. Un ringraziamento per l’impegno va a Gigi Rizzo e Paolo Pagliaro, a quest’ultimo anche per l’apporto che ha garantito a questa competizione in termini di partecipazione e apertura alla società civile. Questa giornata a cui il nostro Popolo ha cosí ampiamente partecipato ci consegna due dati: Paolo Perrone, candidato Sindaco del centrodestra legittimato dal voto popolare ed un richiamo a ritrovare quanto prima tra i partiti della coalizione, quell’unità che il nostro Popolo non ha mai perso. Mi rivolgo quindi ad Adriana Poli Bortone e a Io Sud, a Udc e a Fli affinchè, raccogliendo l’indicazione del nostro Popolo e ritrovando insieme le tante ragioni che ci uniscono come alleati naturali nel centrodestra, sostengano anche loro la candidatura di Paolo Perrone”.
“Dimostra che i cittadini di quell’area politica non sono figli di un Dio minore, che hanno voglia di scegliere i propri rappresentanti, esattamente come ne hanno voglia gli elettori di centrosinistra. Lecce è la prima città d’Italia di un certo peso dove entrambi i candidati sindaci sono stati scelti con le Primarie, per me è in ogni caso un motivo di orgoglio.” Lo comunica in una nota Loredana Capone. “Spero che questo segnale arrivi forte e chiaro anche a Roma, dove bisogna al più presto cambiare una legge elettorale che va nella direzione opposta alla democrazia e dove proprio il centrodestra non è sembrato, in questi anni, intenzionato ad accogliere il parere dei propri elettori nella selezione della classe dirigente. Era abbastanza scontato che i leccesi andassero in massa a votare: è stata la prima occasione utile (e chissà se ricapiterà) per scegliere, e per fare una scelta che riguarda la propria vita quotidiana. A questo bisogna aggiungere il drammatico significato politico per il centrodestra della giornata di oggi: se Perrone avesse perso sarebbero stati spazzati via quindici anni di destra leccese. La bocciatura di questa amministrazione e dei dirigenti del Pdl che lo sostenevano (Fitto prima di tutto) sarebbe stata senza appello. Pagliaro, pur sapendo a monte di non avere alcuna possibilità di vincere, doveva evitare di perdere male per non tornare a essere irrilevante nello scacchiere politico cittadino e per poter negoziare il suo futuro. La vittoria di Perrone era largamente prevedibile. I sindaci uscenti hanno altissime percentuali di riconferma, a prescindere da ciò che hanno e non hanno fatto nei loro cinque anni di mandato. Per questo Perrone è e resta il grande favorito. In ogni caso, bisogna avere grandissimo rispetto per il dato delle urne, così come si deve avere rispetto per ogni momento di democrazia in cui sono i cittadini a essere protagonisti. Se qualcuno a sinistra pensa che si possa vivere di rendita dopo le nostre Primarie o che si possa stare tranquilli perché i sondaggi locali e nazionali sono favorevoli, o ancora che la mia persona possa essere un parafulmine sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta, deve ricredersi e dare il 110% per la città. Come già detto in passato, mi sono messa a disposizione della città per spirito di servizio e come ho già ribadito, i leccesi sono padroni del mio destino, sceglieranno loro se devo fare il sindaco di Lecce o il vicepresidente della Regione. Chi oggi deve sentirsi chiamato in causa dopo le Primarie del centrodestra sono i protagonisti della vita politica cittadina di centrosinistra, i candidati e le forze politiche che li sostengono. Un’altra affermazione della destra, la quarta consecutiva, rappresenterebbe l’incontestabile punto di non ritorno del centrosinistra leccese. Una nostra vittoria, invece, rappresenterebbe l’altrettanto incontestabile tramonto di Paolo Perrone, Paolo Pagliaro, Raffaele Fitto e di conseguenza del berlusconismo, inteso come modello culturale e come stile di governo, rappresentato in modo fin troppo egregio dai tre. Ad ogni modo, sarà una bella sfida: vinca il migliore!”
Questa invece è una nota di Alfredo Mantovano: “La partecipazione dei leccesi alla “prima volta” delle primarie del Centrodestra nel capoluogo salentino è andata oltre ogni aspettativa, e conferma che è stato importante aver insistito per questo metodo di individuazione della candidatura o – come è nel caso di Paolo Perrone – di conferma della stessa. E ciò per una serie di buone ragioni: a) rende ciascun simpatizzante protagonista in prima persona della scelta; b) coinvolge un gran numero di persone, ben oltre gli iscritti alle formazioni politiche che partecipano; c) risolve nel modo migliore le naturali distinzioni e le legittime ambizioni; d) dà slancio all’intera coalizione; e) è attrattivo per gli alleati. Oggi Paolo Perrone, che ha avuto il merito di aver chiesto le primarie, pur essendo candidato uscente, è certamente più lanciato alla riconferma come sindaco di Lecce. Seguire questo metodo ovunque sia possibile è garanzia di vitalità per la coalizione; per questo non va limitato né soltanto a Lecce né soltanto per le comunali.”
“La più importante e sorprendente vittoria alle primarie di ieri a Lecce è quella del popolo di centrodestra che, chiamato per la prima volta a questo grande esercizio democratico, ha risposto in massa: ha partecipato più del doppio degli elettori che a gennaio scorso parteciparono alle primarie del centrosinistra”. Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“Prezioso il contributo che a questa grande giornata hanno dato con il loro impegno Gigi Rizzo e Paolo Pagliaro; netta l’affermazione di Paolo Perrone che ora, legittimato anche dal voto popolare oltre che dall’ottimo lavoro compiuto alla guida dell’Amministrazione in questi anni, ha forza e autorevolezza per essere ampiamente sostenuto da una coalizione di centrodestra che ha il dovere di tornare ad essere ampia e larga, proprio come il nostro Popolo ieri ci ha chiesto con questa grande partecipazione. Ci auguriamo quindi che in primis i nostri alleati naturali come Io Sud, Udc e Fli, trovino la giusta sintesi sui programmi per chiudere quanto prima l’alleanza e presentarci tutti insieme alle prossime Amministrative per battere la sinistra”.
Anche l’On. Ugo Lisi si congratula con il vincitore: “La straordinaria affermazione ottenuta nella giornata di ieri da Paolo Perrone nelle elezioni primarie del centrodestra conferma, senza ombra di dubbio, la bontà del lavoro svolto nel corso di questi cinque anni di governo dall’attuale sindaco del capoluogo, ma attesta altresì la soddisfazione dei cittadini per la sua azione e la loro volontà di continuare lungo questo percorso amministrativo.
Ma ciò che mi preme sottolineare è la straordinaria partecipazione che si è registrata nella giornata di ieri. Sin dall’apertura dei seggi, infatti, non è passata di certo inosservata l’enorme affluenza dei leccesi che, con il loro voto, hanno dimostrato entusiasmo e voglia di nuove forme di democrazia partecipata. Tutto ciò deve esortare noi classe dirigente ad maggiore responsabilità. Una sorta di linea guida quella dettata dai cittadini che ringrazio e con i quali più si interagisce, più si raggiungono risultati positivi per il territorio e per la collettività.
All’amico Paolo faccio i miei più sinceri auguri nella consapevolezza che, adesso, è necessario mettersi, da subito, nuovamente al lavoro per presentarsi, con un programma condiviso e vincente, all’appuntamento elettorale del maggio prossimo.”
”In queste ore grazie al Pdl si sono vissute intense ore di democrazia e partecipazione”. Lo afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. ”Con i congressi provinciali del fine settimana – spiega – siamo ai due terzi del percorso. E in tutta Italia prosegue l’elezione della classe dirigente del territorio con eventi che vedono la partecipazione di decine e decine di migliaia di persone che si recano a votare consolidando la presenza del Pdl sul territorio come ha voluto il segretario Alfano con la stagione congressuale. Niente deleghe ma gente al voto per scegliere ovunque, da Torino a Bari, da Vercelli a Pescara, da Catania a Sassari, i propri dirigenti. Con esiti molto importanti per il percorso del Pdl e che premiano l’impegno di chi ha sempre creduto in questo progetto. E poi il grande successo delle primarie in Puglia. A Lecce piu’ di 18mila persone, quasi un quarto dell’elettorato della citta’, hanno partecipato alla scelta del candidato con il loro voto premiando il sindaco del Pdl Perrone, che si e’ misurato in una prova aperta alla societa’ civile e vinta brillantemente”. ”Ovviamente – conclude Gasparri – si continuera’ a parlare della crisi dei partiti, che nessuno nega, ma se ne puo’ uscire facendo scegliere i cittadini, come fa il Pdl con i congressi affollati e le primarie aperte. Per noi sono state ore positive all’insegna della partecipazione popolare”.
Siamo orgogliosi della vitalità – afferma il Movimento Regione Salento – che abbiamo ridato al Centrodestra. Sino a ieri il nome di Paolo Perrone era strumentalmente usato per descrivere un centro destra perdente, grazie alla nostra sfida abbiamo riacceso gli entusiasmi e messo la firma sulla possibile vittoria al primo turno delle amministrative leccesi. Il nostro entusiasmo,le nostre idee, i nostri valori, l’amore per la nostra terra, il nostro movimentismo ed i nuovi consensi che abbiamo apportato rappresentano quel serbatoio di voti senza il quale si rischierebbe di perdere le amministrative. Le Primarie senza di noi non ci sarebbero mai state, avere avuto l’audacia e il coraggio di sfidare un grande partito come il Pdl è la prova della passione per la politica. Altri avrebbero solo fatto valutazioni numeriche e mai tentato una conta. Ogni prova elettorale determina consensi oggi divenuti determinanti anche per l’ulteriore allargamento della nostra coalizione. Due partiti su tre del Terzo Polo potrebbero già esser dentro l’alleanza del nuovo Centro-Centrodestra grazie all’impegno di Paolo Pagliaro, se questo avesse scelto la via più facile, e personalistica, di candidato del terzo polo, ci sarebbe stato un centro sinistra più forte ed un centro destra più debole.
In termini relativi, il dato delle 2401 preferenze attribuite a Paolo Pagliaro è straordinario. Se collocato all’interno dei numeri dell’affluenza del centrosinistra la percentuale sarebbe circa il 31 %. Per noi,oggi e’ un gran giorno, è l’inizio di una nuova alba per il Salento.
‘La grande affluenza nelle primarie, soprattutto se raffrontata con quella delle primarie del centrosinistra, rappresenta l’ennesima dimostrazione di come l’elettorato leccese sia sostanzialmente un elettorato di centrodestra, un elettorato che per ben tre volte consecutive, nel 1998, nel 2002 e nel 2007, ha eletto amministrazioni di centrodestra, anche con percentuali altissime”. E’ quanto evidenzia il segretario provinciale della citta’ salentina di Io Sud Gerardo Filippo. ”A prescindere dall’esito numerico tra i contendenti, che agli occhi degli osservatori da tempo appariva abbastanza scontato – prosegue – questa eccezionale affluenza, che va ben oltre quella del congresso del Pdl, testimonia non solo la volonta’ di partecipare ma anche l’indicazione verso una sostanziale unita’ di tutta l’area moderata, che resta la condizione essenziale perche’ il successo delle primarie possa trasformarsi anche nel successo elettorale della prossima primavera. Ritengo che su questo messaggio, fin dalle prossime ore – conclude Filippo – dovranno riflettere le forze politiche, prima fra tutte il Pdl”.
Il risultato delle Primarie del centrodestra – dichiara Raffaele Baldassarre – sono un fatto che porta un’incontenibile entusiasmo e che mette la parola fine a mesi di incertezze, dissapori e dubbi sulla forza del Pdl a Lecce.
La risposta l’abbiamo avuta ieri sera. Chiunque oggi può trarne le conseguenze.
Per quanto mi riguarda sono soddisfatto di aver contribuito a questa esaltante partecipazione, essendo stato uno dei principali sponsor e sostenitori delle Primarie. Credo, a questo punto che sia stata la scelta più saggia e più utile per rilanciare il partito e la coalizione con il suo candidato a sindaco.
Le Primarie si sono rivelate, senza dubbio, un passaggio necessario e fondamentale per rimettere in carreggiata una proposta politica e di governo che aveva bisogno di seguire una direzione precisa, quella dell’interesse dei cittadini e della partecipazione democratica. Missione compiuta.
Abbiamo puntato in alto e abbiamo avuto un ottimo raccolto. I frutti a questo punto saranno di tutto il centrodestra unito, coeso e soprattutto consapevole.
“Complimenti a Paolo Perrone per la vittoria alle primarie del centrodestra e per il buon risultato raggiunto, che ha ristabilito quel naturale percorso politico che, fin dal primo momento, avrebbe dovuto vedere come candidato del centrodestra il sindaco uscente, senza necessità di ricorrere alle primarie”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero.
“In effetti – prosegue ancora Buccoliero – è sembrata una forzatura far passare dalle primarie un sindaco uscente, dal momento che Paolo Perrone è, in questo presente storico, l’unico depositario dell’amministrazione comunale degli ultimi 5 anni, sul cui operato dovranno pronunciarsi gli elettori nella prossima primavera. Nessun altro avrebbe dovuto inserirsi in quel naturale confronto politico e programmatico con gli elettori a cui è tenuto un sindaco uscente.
La vittoria di Perrone ha ristabilito, dunque, il naturale percorso politico del centrodestra a Lecce. Tuttavia, personalmente, mi aspettavo un risultato migliore, che toccasse almeno quota 25 mila elettori, considerando non solo l’imponente macchina organizzativa che è stata messa in campo, ma anche il non trascurabile elemento di novità che le primarie rappresentavano all’interno del centrodestra e che, indubbiamente, ha portato a raddoppiare i risultati raggiunti rispetto alle primarie del centrosinistra.
Alla luce di questo risultato, appare evidente che, attualmente, ci sono circa 50 mila leccesi, che non si sentono rappresentati e che attendono di essere raggiunti da un programma politico alternativo, che dia concretezza alle loro istanze.
Si tratta di un dato importante – conclude Buccoliero – che deve essere tenuto in debita considerazione, perché si realizzi un programma politico, che sia non solo alternativo, ma soprattutto rispondente, in maniera reale, ai bisogni e alle aspettative dei cittadini leccesi”.
“Guardare con fiducia al futuro – dichiara Biagio Ciardo – con le lenti delle primarie ha permesso al centrodestra di osservare i colori vivi e vivaci della realtà leccese.
Gli oltre 17.000 partecipanti alla festa di popolo svoltasi ieri a Lecce sono un propellente eccezionale per una coalizione che intende proseguire con nuovo slancio il buon governo dell’amministrazione del capoluogo salentino.
In un momento in cui la fiducia nei confronti dei partiti è ai minimi storici, la sfida delle primarie ha dimostrato che il miglior modo per condurre la nave della politica lontano dagli scogli dell’autoreferenzialità e al riparo dai marosi della sterile polemica, è quella di lasciar tracciare la rotta ai cittadini.
Tutto questo è stato possibile, però, non solo grazie alla impeccabile macchina organizzativa posta in essere dal PDL con la collaborazione degli alleati, ma è ascrivibile anche e soprattutto al coraggio di Paolo Perrone di mettersi in discussione, alla passione di Paolo Pagliaro di scendere su un terreno per lui nuovo e nel quale ha dato il proprio considerevole contributo e alla lucida follia di Gigi Rizzo.
Tutti questi elementi hanno permesso di archiviare definitivamente ogni intruglio preconfezionato proveniente dall’antica erboristeria ideologica, e di proporre ai cittadini un cocktail fatto di partecipazione democratica, passione ideale e trasparenza comportamentale.
La carica emotiva e la volontà di essere coinvolti che i leccesi hanno consegnato alla coalizione di centrodestra, la forza della partecipazione fatta registrare anche dal recente congresso provinciale del PDL, unitamente alla inequivocabile legittimazione conferita a Paolo Perrone, sono i pilastri solidi sui quali poter costruire il futuro di Lecce.”
“La valenza qualitativa e quantitativa dei risultati delle primarie del centrodestra assume un significato che soltanto chi non vuole vedere non vede. I numeri spesso non sintetizzano tutto, ma hanno il grande merito di rendere chiaro e trasparente ciò che le parole e i comportamenti spesso dissimulano.
Futuro e Libertà ha grande rispetto del risultato dell’appuntamento di ieri che fuga qualsiasi dubbio sulla capacità aggregante di Paolo Perrone, anche quelli che noi stessi avevamo in precedenza espresso.
È indiscutibile il fatto che l’accordo che Fli ha maturato con il Pdl e che trae origine dall’iniziativa del suo Presidente Provinciale all’indomani del Congresso, alla luce dei risultati delle consultazioni interne al centrodestra, ne esca ancor di più rafforzato e testimonia che l’area moderata di una città moderata come Lecce ha scelto di stringersi intorno a quest’asse.
L’auspicio a questo punto è che, sulla base del riscontro ottenuto, Paolo Perrone sappia allargare ancor di più la coalizione.
Mi auguro che Io Sud, malgrado i contrasti durissimi che Adriana Poli Bortone ha avuto con l’attuale sindaco su temi che hanno interessato, interessano e continueranno ad interessare il dibattito politico, trovi le motivazioni necessarie per far prevalere le comunanze programmatiche sulle dissonanze caratteriali.
È innegabile anche il fatto che la propulsione che Apl ha saputo profondere per mettere al centro del dibattito le questioni vere che riguardano il nostro territorio non possa e non debba passare in secondo piano a causa dei risultati di ieri. Ci sono tutte le condizioni per trovare e aprire nuovi spazi al fine di innestare le idee sempre valide che non si pesano e non si contano, ma sono buone in quanto tali. Spero anche che l’Udc, sulla base delle valutazioni fatte ieri dai cittadini leccesi, recuperi l’operatività che l’ha sempre contraddistinta per convergere su un progetto di rilancio della città che ha bisogno del contributo di tutti.”
Il consigliere regionale del Pdl, Roberto Marti, commenta i risultati delle primarie del centrodestra: “Con il sindaco di Lecce, e oggi candidato ufficiale della nostra coalizione, avviamo un nuovo percorso, che ci porterà dritti alla vittoria delle amministrative di maggio. Quella di ieri, è stata una giornata destinata a restare nella storia del centrodestra. Una giornata in cui, a vincere, è stata la partecipazione di quasi 18mila elettori convinti, a tutti i costi, a voler esprimere la loro preferenza. In cui, un sindaco uscente del Pdl, per la prima volta in Italia, decide di mettersi in discussione, e misurare col termometro la temperatura del suo consenso elettorale. E la risposta, è stata esemplare, certamente premiante questo atto di coraggio. Non solo. Ieri ha vinto la democrazia, ha vinto la politica vera, quella che affonda le sue radici nella partecipazione popolare. Oggi il Pdl intraprende un nuovo cammino, caratterizzato da intensi e costruttivi momenti di confronto, come i congressi e le primarie. Momenti in cui, inevitabilmente, si riesce a raccogliere il segno tangibile del consenso e dell’approvazione dell’elettorato. Ieri il popolo del centrodestra ha fatto sentire la sua voce. E quella voce, ha urlato il nome di Paolo Perrone. Al sindaco di Lecce, che ha creduto fermamente nella sua mission, forte dell’operatore di questi cinque anni, faccio un grosso in bocca al lupo. Come lui dice, le opinioni ora hanno lasciato spazio ai dati di fatto. Siamo pronti per affrontare questa campagna elettorale, con un centrodestra unito intorno ai suoi valori e alle sue ideologie e quindi, difficile da abbattere per un centrosinistra che – ieri lo abbiamo visto tutti – non è amato da questa città.