Mancano solo 4 giorni allo scadere della proroga e gli assistenti dei malati oncologici nella provincia di Lecce, inaspriscono la protesta. Alzano il tiro in vista dell’imminente ritorno a casa: l’appuntamento di questa mattina è davanti alla Prefettura di Lecce per un corteo che si muoverà fin sotto il comitato elettorale di Loredana Capone.
La numero due della Regione Puglia, per i lavoratori e il sindacato Fsi, rimane il bersaglio, considerata “responsabile di aver disatteso promesse e speranze dei lavoratori“ anche dal sindaco Paolo Perrone, presente alla manifestazione odierna.
Ed è bufera politica su quest’ennesima vertenza salentina, complice il momento elettorale. Se Perrone chiede di dimostrare “qualcosa con i fatti, per evitare che queste famiglie subiscano un’ ingiustizia umana e professionale“, la vicepresidente respinge le accuse al mittente convocando d’urgenza, già nel primo pomeriggio, lavoratori e annesso sindacato.
Non che il parlamentino di via Capruzzi e soprattutto la task force, non si siano mossi per trovare una soluzione. E’ che il progetto di esternalizzare il servizio di trasporto e assistenza, assicurato da 95 operatori, non scende giù a Dario Cagnazzo.
“L’affidamento ad una cooperativa e associazioni di volontariato è semplicemente in controtendenza con le internalizzazioni che si sono verificate in tutte le Asl pugliesi. – spiega il sindacalista – Da un lato la Regione tende ad assorbire il personale esterno tramite società in house, dall’altro prevede di lasciare all’esterno un servizio così importante per i malati di tumore che necessitano tanto del trasporto per i cicli chemioterapici, quanto della professionalità di operatori socio sanitari. Figure che non abbondano all’interno dei presidi ospedalieri”.
Senza trascurare l’esistenza di fondi vincolati Cipe, statali e comunitari, per un totale di 109 milioni di euro che “la Regione deve utilizzare per questo servizio e non possono essere spostati su altri progetti. Tantomeno per risanare il deficit sanitario pugliese”. Cagnazzo non ne ha voluto sapere di firmare il verbale d’intesa redatto in Regione durante l’incontro tra la Asl di Lecce e le organizzazioni sindacali. Se ne riparlerà in 30 marzo nell’incontro tra la task force. “Nel frattempo aspettiamo quali soluzioni o novità emergeranno dal confronto con la vicepresidente Capone”.