A lungo nell’ombra della politica nazionale, l’ex premier ricompare a sostegno dei candidati Pd pugliesi in vista della campagna elettorale. A Lecce sostiene Loredana Capone ma l’elogio va a Carlo Salvemini “protagonista dell’avvincente sfida alle primarie”. E guarda con interesse il Terzo polo
E’ venuto fino a Lecce per dare manforte alla candidata Pd, Loredana Capone, alla presenza dei vertici cittadini provinciali e regionali del partito, ma ha speso pochi minuti di commento politico per le amministrative cittadine a fronte di un comizio elettorale in vista delle prossime elezioni governative del 2013. In un’intervista di ieri ha dichiarato che la maggioranza sarà di chi vince le elezioni, scongiurando l’idea di un Monti-bis. E anche stasera dal palco della sala conferenze all’hotel Tiziano ha ribadito la necessità del ritorno al governo politico, all’interno del quale si sceglieranno degli ottimi tecnici come già avvenuto in passato, senza dover ricorrere ad un secondo governo tecnico, nonostante l’ottimo lavoro che sta svolgendo Monti. L’idea di fondo è un ritorno in campo da protagonista della scena politica nazionale, che emargini il già poco ben visto Bersani, attraverso un’alleanza con lo scudo crociato di Casini; “la foto deve essere un grandangolo, bisogna allargare la prospettiva” in riferimento a Vasto e all’alleanza con Sel e Idv. L’idea di D’Alema è quella di costruire un centrosinistra moderato e che si rivolge al centro.
“La sfida più ambiziosa ce la giochiamo in questa città, per la sua storia conservatrice. Noi siamo stati protagonisti di grandi battaglie ma la novità della campagna del 2012 è che questa volta scendiamo in campo, non da comparse, ma da protagonisti, per vincere”. La proposta di governo e l’analisi politica favorisce la concreta possibilità di vittoria alle amministrative, secondo D’Alema, con la candidatura di Loredana Capone ma non solo, anche per quelle personalità che hanno dimostrato grande forza politica. Parole di elogio, a tal proposito, sono andate a Carlo Salvemini riconosciuto dall’ex premier come “personalità forte e rappresentativa di alcuni ambienti di questa città, la cui presenza sarà preziosa”. Senza sottovalutare lo schieramento avversario che però gioca sulla difensiva, con grandi impianti di potere e con la “grande parata delle primarie”, per poter nascondere la fragilità e i conflitti che li animano all’interno, che mai garantirebbero un buon governo per Lecce. Certo D’Alema ha ammesso che “l’urto” sarà difficile, quasi a preconizzare elezioni al secondo turno, per questo l’appello è andato alla scesa in campo delle personalità significative della città per liste forti.
Ma l’interesse di D’Alema è proiettato senz’altro al Terzo polo, a Lecce fresco di nomina del proprio candidato, “una candidatura dignitosa, per una campagna elettorale di cui possiamo trarre beneficio a vicenda perché partiamo con gli stessi presupposti di unità e progettualità”. All’interno del Terzo polo leccese, il partito di maggioranza è senz’altro l’Udc, con il quale D’Alema deve dialogare in maniera inclusiva in virtù dello schema di alleanza che ha previsto su scala nazionale.