Crisi e usura. Strozzini e banche. E disperazione degli imprenditori. Si parte da qui per la proposta che l’onorevole Alfredo Mantovano mette sul tavolo di Confindustria Lecce, quella cioè di un osservatorio sul credito, come quello insediatosi presso la Prefettura di Lecce, in cui però la parte del leone
sia affidata a Confindustria e Camera di commercio. “E’ loro che devono farsi garanti con gli istituti di credito- dice l’ex sottosegretario- perchè le banche possono essere più devastanti di una bomba, come dimostra il caso dell’imprenditore taglieggiato di Salerno. Dopo aver rifiutato di pagare il pizzo alla camorra, la banca gli ha negato un prestito, costringendolo a licenziare cinquanta dipendenti”. Il tema dell’incontro, nella sede dell’associazione degli industriali, riguarda il “ruolo dell’economia e delle finanze per prevenire le infiltrazioni mafiose”. Dalla crisi e dalla stretta creditizia, il passo verso le grinfie dell’usura è veramente breve. Ma anche il ruolo delle banche va rivisto. “Se si nega un prestito va spiegato il perchè, non si può colpire tutti indiscriminatamente. Finiscono per pagare gli imprenditori sani che hanno alle spalle una storia esemplare che dovrebbe garantire per loro- ha incalzato Mantovano-. L’osservatorio deve essere allo stesso livello degli istituti di credito, mentre lo stesso Confidi, il consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, viene trattato alla stregua di un cliente”.