{youtube width=”400″ height=”300″}g59dJYjBRag{/youtube}
Nell’ambito di un’indagine tesa al contrasto del fenomeno della vendita on line di medicinali, i carabinieri del Nas di Lecce hanno arrestato due fratelli di 34 e 38 anni, entrambi disoccupati, mentre tentavano di spedire 23 plichi contenenti medicinali contraffatti, importati illegalmente, ad altrettante persone di varie localita’ italiane.
Il valore dei prodotti sequestrati e sottratti alla distribuzione e’ di circa 120mila euro. I Carabinieri del Nucleo pugliese, che da diversi mesi stavano svolgendo indagini sul loro conto, hanno sorpreso il 34enne mentre si accingeva a spedire le buste da un ufficio postale; il fratello e’ stato invece fermato nel corso della successiva perquisizione effettuata presso il loro domicilio, a Galatina (Lecce), che ha consentito di rinvenire cinque valigie contenenti un totale di oltre 12mila pillole di farmaci per la cura della disfunzione erettile, verosimilmente di provenienza estera, privi di confezione e di foglietto illustrativo. Dall’attivita’ investigativa svolta, i militari del Nas di Lecce hanno accertato che i due fratelli importavano i medicinali, senza autorizzazione e senza alcun controllo di qualita’, tramite canali on line illeciti, adescando i clienti tramite annunci pubblicati su bacheche virtuali e distribuendo i farmaci per mezzo del servizio postale. Oltre ai farmaci (che verranno sottoposti ad analisi nell’ambito del progetto anticontraffazione farmaceutica Impact italia, task force di cui fanno parte i Carabinieri dei Nas, il ministero della Salute, l’Aifa e l’Istituto Superiore di Sanita’), nel corso dell’operazione sono state sequestrate anche la somma di cinquemila euro in contanti, diverse carte di pagamento ricaricabili, materiale utilizzato per l’imballaggio e la spedizione dei medicinali e due personal computer, dal cui preliminare esame sono stati rilevati piu’ di 10mila contatti di posta elettronica e un notevole volume di vendita. Il valore dei prodotti sottratti alla distribuzione e’ di circa 120mila euro. Sono tuttora in corso accertamenti per l’identificazione dei clienti che hanno acquistato i medicinali illegali.