Futuro e Libertà è ufficialmente nella compagine del centrodestra leccese nelle elezioni amministrative del prossimo 6 maggio. L’annuncio alla stampa, dopo qualche giorno di trattative programmatiche, lo hanno dato questa mattina i segretari provinciali Fli e Pdl, Paolo Pellegrino e Antonio Gabellone i quali contano sulle ultime ore decisive per convincere l’Udc a fare squadra
Fli, partito di recente costituzione con una propensione al centrismo, dopo lo strappo tra il leader Fini con l’ex presidente del Consiglio Berlusconi, è una realtà nuova a Lecce e contava nella forza aggregante del neo-costituito Terzo polo insieme a Udc, Api e MpA. Ma il polo centrista si è sfasciato prima di qualsiasi partecipazione elettorale, al primo congresso provinciale Pdl, quando i segretari provinciali dei partiti della coalizione dichiararono intenti diversi.
Enzo Russo di Api non accettò la dichiarazione di Paolo Pellegrino, Fli che preannunciava un appoggio al centrodestra mentre l’Udc di Salvatore Ruggeri declinava. Quella di Fli, dunque non è una volontà nuova, aveva già manifestato, all’interno del Terzo polo, un allargamento a Io Sud Della Poli Bortone e Apl di Paolo Pagliaro con i quali avrebbero potuto correre in solitaria verso Palazzo Carafa; gli sviluppi alle primarie del centrodestra hanno cambiato i programmi e accentuato lo strappo dei terzopolisti. Ma proprio le primarie che hanno “incoronato” Paolo Perrone candidato sindaco del centrodestra, hanno motivato Pellegrino e Gabellone a fare l’ennesimo appello all’Udc, sia per garantire maggiore coesione partitica che farebbe vincere il centrodestra al primo turno e sia perché al confronto elettorale, due tra i più grandi esponenti leccesi dell’ Udc, hanno platealmente “aiutato” il centrodestra.
Le notizie ufficiose che si sono rincorse nelle ultime ore parlano di uno scudo crociato pronto a sostenere Loredana Capone e quindi il centrosinistra, oppure di andare da solo con un proprio candidato sindaco, ieri esponente politico, oggi della società civile. Insomma l’Udc sta svolgendo davvero un ruolo di centro, sta in mezzo senza pronunciarsi. Questa mattina ha però ricevuto il rimprovero implicito di Pellegrino perché, a suo dire, il Terzo polo ha visto vanificato il progetto politico di partire dal centro per costruire una grande coalizione all’interno dell’area moderata, “non per colpa di Fli ma di altri partiti che con il loro atteggiamento hanno mutato il concetto di Terzo polo”. Rimane tuttavia la volontà da parte di Pellegrino e Gabellone ad “accogliere le istanze” del partito di Casini, “certi che potrebbero esserci dei margini idonei per sedersi ad un tavolo e trattare su un’intesa”. L’attuale coalizione, invece, si trova in sintonia programmatica, ha tenuto a sottolineare Gabellone, e nei prossimi giorni sarà impegnata all’approfondimento culturale, infrastrutturale, del turismo e del welfare per prevalere sul centrosinistra di Loredana Capone alle imminenti elezioni amministrative. Dal fronte opposto, i segnali che giungono sembrano positivi e propositivi, la massiccia partecipazione alle primarie del centrodestra non ha demotivato gli esponenti del centrosinistra che sono al lavoro per la formazione delle liste, manifestando, almeno apertamente, una armoniosa collaborazione interna.