Potature piuttosto strane. Anzi vere e proprie condanne a morte per decine di ulivi sulla Maglie- Otranto. È quello che sta accadendo sulla Ss 16, tanto da portare già alla formalizzazione di una prima denuncia ai carabinieri da parte del consorzio Coedisal, affidatario del cantiere Anas.
Gli alberi, infatti, si trovano sui due lati delle carreggiate che dovranno essere allargate con i lavori di adeguamento a quattro corsie. Il sospetto è che qualcuno voglia giocare d’anticipo e ricavare legna da ardere dalle piante, destinate allo svellimento e poi al reimpianto. Un dubbio tanto forte da essere confermato anche da esperti agronomi, per i quali non c’è giustificazione botanica per aver segato a metà i tronchi. Di sicuro, però, questa è solo la punta dell’iceberg.
A galla è venuto anche che sono ben 6500 gli ulivi, spesso plurisecolari, che saranno travolti dal cemento. L’ufficio provinciale agricoltura non ha ancora rilasciato le autorizzazioni all’espianto e sono in corso i sopralluoghi per monitorare piante e particelle catastali. Ma, nel frattempo, ha confermato che Anas ha presentato istanza per estirpare oltre 8.260 alberi. Fra questi, 268 ulivi monumentali, per cui è in corso la valutazione da parte della specifica commissione dell’assessorato regionale all’Ecologia e per cui vige l’obbligo del reimpianto e dunque.
Sorte peggiore invece avranno tutti gli altri 8mila ulivi, il cui trapianto si potrà fare laddove possibile. E ad oggi le richieste, inoltrate ad Anas da comuni e privati, non superano le 1500 piante. Per tutte le altre 6500, senza qualcuno che le adotti, non ci sarà speranza.