Millecinquecento metri quadri di amianto in tutta la Puglia. Almeno quelli censiti. Sono i primi dati del monitoraggio effettuato da Cnr e carabinieri in vista del Piano regolatore amianto coordinato dalla commissione tecnico-scientifica apposita.
120 pagine di mappe geografiche e sanitarie sulla concentrazione dei rischi, che saranno oggetto di approfondimento in giunta regionale da parte dell’assessore all’ambiente Lorenzo Nicastro, che illustrerà pure la possibilità dell’istituzione di un fondo di solidarietà con un contributo una tantum di 10mila euro per i familiari delle vittime dell’amianto anche se, badate bene, non direttamente collegato all’ambiente di lavoro. Il rilievo più importante riguarda la provincia di Lecce. È qui infatti che l’eternit si concentra non tanto nelle zone industriali, quanto quasi esclusivamente tra le civili abitazioni, da Tricase a Casarano, da Nardò a Lecce, come ha rilevato il monitoraggio sui 5mila tetti in totale, effettuato tramite sensore iperspettrale. Di grandi capannoni industriali, invece, se ne contano solo quattro. Ma bisogna tenere presente il fatto che nel monitoraggio non rientrano le coperture inferiori ai 200mq.
Vitale Francesco