“Incentivare la partecipazione del settore privato a progetti a sostegno del mondo della cultura e dello spettacolo così come avviene nei principali Paesi industrializzati”. L’onorevole Ugo Lisi insieme ai colleghi Meloni, Farina, Beccalossi e De Corato ha presentato una proposta di legge che sgravia chi investe in cultura
Obiettivo è quello di agevolare l’investimento prevedendo maggiori agevolazioni fiscali e maggiori semplificazioni per il riconoscimento dei benefici.
L’iniziativa di legge – partendo dalla modifica del Testo Unico delle Imposte sui Redditi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 in materia di agevolazioni per le erogazioni liberali in favore dei soggetti operanti nei settori della cultura e dello spettacolo per la tutela dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico – intende creare un quadro completo e organico di incentivi di cui i contribuenti possono usufruire nel momento in cui decidano di finanziare attività a scopo culturale.
Nello specifico, per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), in relazione alla promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, si avrà uno sgravio totale. Riguardo, poi, l’imposta sul reddito delle società (Ires) la proposta prevede la detassazione delle erogazioni liberali. Tali agevolazioni saranno integrali per gli enti riconosciuti per la valorizzazione del patrimonio artistico e nei limiti del 5% per gli enti di promozione della cultura e dello spettacolo.
Infine, per i soggetti sottoposti a Irpef e Ires si modifica l’ambito soggettivo dell’art 14 comma 1 del decreto legge nr. 35 del 2005, sostituendo le associazioni e le fondazioni riconosciute aventi per oggetto statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico perché già comprese con gli enti, le istituzioni pubbliche, le fondazioni e le associazioni legalmente riconosciuti senza scopo di lucro operanti nel settore della cultura e dello spettacolo e si modificano i limiti di deducibilità previsti dall’articolo succitato, prevedendo l’aumento a 15% (ora al 10%) del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 100mila euro.
Questo l’impianto generale che dovrà poi essere coordinato da una nuova normativa in materia di semplificazione amministrativa e di autocertificazione dei requisiti per l’ottenimento delle agevolazioni.