Pare che l’uomo che ci ha chiarito quali siano le cose di cui vergognarsi (Buffon), cioè i blitz all’alba e le informazioni ai giornalisti circa i presunti taroccatori di partite, giochi con i milioni come fossero bruscolini: una informativa della Guardia di Finanza
(mica Masiello o Carobbio) informa che (altrimenti che informativa sarebbe se non informasse) nel corso del 2010 il “censore” in questione avrebbe effettuato puntate sulle partite di calcio per oltre UNMILIONEEMEZZO di euro. Scommettere non è certo cosa di cui vergognarsi, ma si dà il caso che sia vietato ai calciatori. Per uno che incassa SEIMILIONI di euro alla’anno più, immagino, qualche spicciolo dalla pubblicità, UNMILIONEEMEZZO di scommesse sarebbe solo qualcosina più consistente dei classici bruscolini, ma niente di scandaloso o di cui vergognarsi; soprattutto per chi, del legittimo vergognarsi, pare non avere la più pallida idea !