Via libera ai lavori di realizzazione del parcheggio interrato nell’area dell’ex Caserma Massa, la soprintendenza ha emesso parere positivo con l’aggiunta di specifiche prescrizioni, a cinque anni dall’approvazione del progetto.
Dopo tanta attesa, questa mattina sono state rese note, in una apposita conferenza stampa convocata dall’Assessore uscente ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti e dal Sindaco Paolo Perrone, le sorti di Piazza Tito Schipa, centro nodale tra il centro storico e il centro moderno della città, cantiere fermo da molti mesi.
Interpellate per il rilascio del parere la soprintendenza archeologica e quella paesaggistica, a dare parere riguardo i vincoli di realizzazione dell’intervento a costo zero per l’Amministrazione Comunale leccese, oggetto di un Project financing.
Il parcheggio interrato (circa 600 posti auto), la piazza e il fabbricato commerciale con 200 uffici si realizzeranno.
Che ne sarà dei beni storici venuti alla luce al momento degli scavi? Le strutture murarie della Chiesa e del complesso conventuale preesistenti “si presentano fortemente alterate e compromesse, non solo per le modifiche effettuate quando il complesso è stato adibito a caserma, ma anche per la successiva realizzazione delle infrastrutture cittadine a rete interna di gas e illuminazione pubblica”, pertanto, recita la relazione firmata dal Direttore Regionale della Soprintendenza Isabella Lapi, “la realizzazione di un parcheggio interrato, di una piazza e di un fabbricato commerciale con il montaggio di una Tettoia Liberty” è vincolata alla valorizzazione dei resti rinvenuti con parziale mantenimento delle strutture murarie della Chiesa.
Verrà, in sintesi, riproposto il disegno pavimentale dell’originale complesso che costituiva il Convento e saranno repertati in una apposita stanza adibita a museo tutti gli oggetti e i ritrovamenti di valore storico-artistico.
Le prescrizioni imposte dalla soprintendenza riguardano la tutela architettonica: gli scavi saranno estesi all’intera area di progetto, finalizzando l’intervento alla bonifica degli spazi sotterranei per catalogare rei reperti rinvenuti; la riproposizione e ricomposizione dei resti rivenuti in situ, prevedendo l’eliminazione di tutti gli elementi incongrui. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente archeologico è stata richiesta la mappatura e la documentazione grafica delle strutture murarie non ancora rinvenute.
Saranno effettuati sopralluoghi in corso d’opera e come specifica Gaetano Messuti, proseguirà la collaborazione con gli archeologi dell’Università del Salento durante l’esecutivo dei lavori.
Soddisfatti Messuti e Perrone per l’esito della vicenda, oggetto da anni di polemiche a sfondo politico, prevedono l’inizio dei lavori prima dell’inizio della stagione estiva.
Ci vorranno anni prima che si concludano i lavori, è quindi ancora lontana la possibilità di un ulteriore parcheggio nei pressi del centro cittadino, ma di certo è stata avviata la rivalutazione di una traccia importante della storia cittadina, senza rinunciare all’innovazione e all’incremento dei servizi al cittadino.