Un concerto in ricordo di Melissa Bassi, la giovane studentessa di Mesagne, la cui esistenza è stata barbaramente recisa, pochi giorni fa. E’ l’iniziativa della Provincia di Lecce e del Comune di Mesagne che, ad una settimana di distanza dal terribile attentato avvenuto davanti all’Istituto “Morvillo – Falcone” di Brindisi, vogliono ricordare Melissa e le sue giovani compagne rimaste gravemente ferite.
Domenica 27 maggio, alle ore 21, nella Chiesa Madre, in piazza IV Novembre, a Mesagne, l’Orchestra Ico “Tito Schipa” di Lecce, diretta dal maestro Marcello Panni, con la partecipazione dei cori “Apuliae Chorus” di Lecce e Coro Polifonico Parsifal “Città di Mesagne”, diretti da Andrea Crastolla, eseguiranno i brani “Ave verum”, per coro e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart; “Prélude, Nuages, Syrénes”, per coro femminile e orchestra di Claude Debussy; “Lacrimosa”, dal “Requiem”, per coro e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart.
Parteciperanno all’evento commemorativo il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, la vice presidente e assessore provinciale alla Cultura Simona Manca, il sindaco del Comune di Mesagne Franco Scoditti e l’assessore comunale alla Cultura Maria De Guido.
“E’ un tributo doveroso che sentiamo di fare, dal profondo del nostro cuore, come istituzione che rappresenta tutti i salentini. Questa assurda ed inspiegabile tragedia ci ha lasciato ammutoliti. Credo, allora, che la musica possa esprimere meglio delle parole, ormai difficili da trovare di fronte a tanta ferocia, tutto il dolore che la nostra comunità sta provando”, dichiara la vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca, promotrice dell’iniziativa.
“Dedichiamo questo concerto a Melissa, ai suoi sogni infranti, alla sua genuinità, alla sua speranza e voglia di vivere, ai suoi inconsolabili genitori, alle sue compagne che stanno ancora lottando per tornare a vivere, a tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscerla ed amarla, anche se per un tempo brevissimo, e a quanti l’hanno conosciuta soltanto nell’ora del suo assurdo sacrificio, perché trovino la forza e l’impegno di non dimenticare”, conclude Simona Manca.