“Piango per tutto. Se sono nervosa, triste, felice. È un’ereditaà familiare. In casa, tutte le donne sono piagnone. Mia nonna, mia zia, mia mamma. E con gli anni, sa, non si migliora: se sei nata con le lacrime in tasca, resti così per sempre”.
Lo racconta Alessandra Amoroso in un’intervista al settimanale Gioia. E pare proprio che non ci sia nulla che glielo possa impedire: “Mi parte un temporale dalla pancia, poi sale ed esplode. In casi estremi ho provato a fermarlo, ma non ci sono mai riuscita”.
La voce di Alessandra trasmette tutta la sua ipersensibilita’: “e’ molto facile farmi stare male, non so schermarmi ne’ filtrare: avrei bisogno della protezione 50 contro il mondo. Sono una persona che colpisci con poco, perche’ tendo a dar credito a tutto quel che mi viene detto. In piu’, sono ipercritica e tendo a sminuirmi. So che posso arrivare fino a un certo punto, ma poi, senza gli altri, sento di non farcela. La vittoria ad Amici, il successo, il primo posto in classifica: non è merito mio. Di Maria De Filippi. Del pubblico. Della mia famiglia. Al quarto posto ci metto la mia determinazione”. E al quinto? “La voce”.