La Capitaneria di Porto di Gallipoli ha emanato la nuova ordinanza (n°18/2012) di disciplina della navigazione sottocosta, valevole per l’intera Provincia di Lecce, e di disciplina della sicurezza balneare (servizi di assistenza bagnanti, corridoi di lancio per le unità da diporto, disciplina della pesca)
valida, invece, solo nel Circondario Marittimo di Gallipoli che si estende dalla località di “ Punto Prosciutto” del Comune di Porto Cesareo a Marittima del Comune di Diso.
L’obiettivo perseguito è quello di garantire i dovuti margini di sicurezza nella fruizione delle spiagge e dei litorali, in genere, nonché della fascia di mare prossima alla costa per tutte le finalità e gli usi connessi con la stagione balneare (balneazione, navigazione da diporto, pesca sportiva), evitando i rischi alla pubblica incolumità in armonia con la disciplina dettata dalla Regione Puglia con la propria ordinanza.
Per quanto concerne la navigazione sottocosta, rimangono confermati i limiti di velocità per tutte le unità sia a vela che a motore, nonché per gli idrovolanti ammarati, le quali unità, quando si trovano ad una distanza inferiore ai 500 metri dalle scogliere a picco e 1000 metri dalle spiagge, devono navigare con gli scafi in dislocamento e, comunque, a velocità non superiore a 10 nodi.
Novità, invece, la limitazione per gli acquascooter, moto d’acqua e similari che, fermo restando il limite suddetto, non possono invece navigare a motore ad una distanza inferiore ai 400 metri dalla costa nella fascia oraria compresa tra le ore 11.00 e le ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, se non per il solo attraversamento ai fini dell’atterraggio ovvero per raggiungere la zona navigabile al largo utilizzando i corridoi di lancio.
Rimangono confermati i limiti delle zone di mare riservate alla balneazione, rispettivamente ai 200 metri in corrispondenza delle spiagge e delle scogliere basse, ed ai 100 metri dalle scogliere alte a picco sul mare. In questi specchi acquei, in armonia con le regole regionali, è assolutamente vietata la navigazione con qualsiasi tipo di natante, ivi compresi i pattini, iole, canoe e similari.
Permangono, inoltre, nel periodo compreso tra il 20 giugno ed il 15 settembre ulteriori zone di mare riservate alla balneazione a Gallipoli (tratto di mare prospiciente la città vecchia), Porto Cesareo (tratto di mare compreso tra lo stabilimento balneare denominato “Tabù” e l’isolotto antistante, nonchè gli specchi acquei circostanti gli altri isolotti posti ad una distanza di 500 metri dalla costa) ed Ugento (tratto di mare compreso tra l’imboccatura del porto lato est e la congiungente lo scoglio “la Terra” ed i successivi 4 scogli affioranti, nonché il tratto ricompreso tra la costa e lo scoglio “Pazzi”).
A tutela dell’incolumità dei bagnanti, corre l’ obbligo di avvalersi, per quanti vogliono spingersi, a nuoto, oltre la zona riservata alla balneazione, del segnale, prescritto per i subacquei, ovvero un pallone galleggiante di colore rosso sovrastato da una bandierina rossa con barra diagonale bianca ben visibile e sagola galleggiante di lunghezza non superiore a tre metri.
Fermo restando il divieto della pesca subacquea ad una distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge frequentate dai bagnanti, già previsto dal Regolamento della pesca marittima, e gli altri limiti già imposti da provvedimenti emanati dall’Autorità competente, è consentita l’attività di pesca, sia sportiva che professionale, oltre i 50 metri dalle scogliere a picco sul mare laddove non sia presente attività di balneazione.
Per una più puntuale cognizione la predetta ordinanza è reperibile sul sito internet www.guardiacostiera.it/gallipoli/ sotto la voce “Ordinanze”.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Gallipoli, Capitano di Fregata Giacomo CIRILLO, rinnova l’invito al rispetto delle norme che regolamentano la fruizione del mare ed il demanio marittimo in tutti i suoi aspetti, ricordando che non saranno tollerate quelle azioni che alterano e deturpano le bellezze naturali del nostro litorale salentino e che mettono a repentaglio la pubblica incolumità, invitando inoltre quanti siano testimoni di attività illecite perpetrate in genere a segnalare tempestivamente tali episodi per consentire una più efficace attività di contrasto.