E’ stata inaugurata ieri sera, nelle sale del primo piano del Castello di Carlo V a Lecce, la Seconda Biennale del Salento, la rassegna internazionale d’arte contemporanea, organizzata dal Gruppo Tracce in collaborazione con il Comune di Lecce e la Provincia di Lecce.
Performance emozionante in apertura, profili segnati e non fissati, a chiamare il movimento della figura umana, estemporanea e poi via all’apertura della mostra alla presenza del Sindaco Paolo Perrone e dei neo assessori Alessandro Delli Noci e Luigi Coclite.
Seconda prova per Vittorio Tapparini, Fulvia Perrone, Fernando Perrone, Ornella Durini e Massimo Schito, condotta egregiamente vista l’armonia e l’estrema cura con cui l’intera mostra è allestita.
Creatività diffusa lungo le sale del castello, esaltazione delle risorse artistiche del talento puro, un filo rosso unisce le esperienze di artisti che singolarmente o in gruppo propongono percorsi che dall’immaginario toccano il concettuale, mutuano dalla propria personale storia spunti di interpretazione multipla.
Il progetto ambizioso si inserisce nel contesto cittadino con fini didascalici e didattici, un positivo indottrinamento alla cultura dell’arte contemporanea, alla percezione sensoriale e istintiva dell’oggetto artistico esso stesso generato dall’istinto del sacro fuoco.
La Biennale non si presenta come un mostra a tema o una collettiva, allarga i suoi confini oltre la città di Lecce, e diventa momento di aggregazione di artisti dal talento eterogeneo.
Il cuore della città si arricchisce di stimolo e interagisce con i luoghi, si apre e traccia un percorso che dalla memoria tocca l’esperienza, la conoscenza, l’arte stessa, con linguaggi nuovi e differenti, recando in sé le emozioni innate che anche un visitatore poco esperto non potrà che condividere.
La Biennale raccoglie in sé pittori, scultori, performer, fotografi, e artisti difficilmente includibili in compartimenti stagni, questi i nomi: Mauro Arnesano, Giovanni Carpignano, Giò Cofano, Mario Cristofalo, Maria Elisabetta De Giorgi, Roberto Dell’Anna, Claudio di Lorenzo, John du Freu, Daphne Cazalet, Giuseppe Gramegna, Giovanni Gravante, Onelia Greco, il gruppo Tracce, Gianfranco Margiotta, Piero Palmisano, Angelo Patera, Paolo Perrone, Adriano Radeglia, Salvatore Rizzello, Salvatore Rosato, Maurizio Sacquegno, Ugo Tapparini, Tarshito, Vanda Valente, Mihaela Vasilescu, Giuseppe Zilli.
Emozionale e delicata l’istallazione di origami di Onelia Greco, candida e luminescente, sogno affascinante tra design e architettura; divertente e illuminante di genialità l’istallazione di Mivà, Mihaela Vasilescu con composizioni che svelano le contraddizioni sociali e politiche. E infine una raccolta di poesie di Ugo Tapparini, l’artista sempre sfuggente, diverso, fuori dagli schemi, sbalorditivo; un racconto dei suoi anni di artista, intimo e personale.