Chiuse le indagini preliminari a carico delle dodici persone arrestate tra cui i fratelli Salvatore, Ezio e Osvaldo Cosimo Primiceri, di Casarano, finite in manette con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nel settembre del 2011.
Il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia ha chiuso il fascicolo e ora gli indagati hanno venti giorni a loro disposizione per chiedere di essere interrogati o per presentare memorie difensive. I destinatari del provvedimento sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L’organizzazione gestiva un traffico di stupefacenti tra l’Albania e l’Italia, marijuana ed eroina, che nascondevano all’interno dei pneumatici dei mezzi di trasporto per distribuirla poi sul territorio italiano. La droga era destinata soprattutto in Puglia, Lazio, Toscana e Veneto. Durante l’operazione vennero anche sequestrati beni riconducibili ai Primiceri, per un valore stimato in 20 milioni di euro. Cinque società, la nave-traghetto Veronica Line, poi dissequestrata nel corso delle indagini, 79 automezzi tra tir, rimorchi, semirimorchi, autocarri, furgoni ed autovetture. I fratelli Primiceri sono difesi dall’avvocato Vincenzo Venneri.