Scivolavano sull’acqua a bordo di acquascooter ma troppo vicini alla costa e ai tanti bagnanti giunti a Casalabate per una domenica di mare. Ma non sono passati inosservati alle forze dell’ordine e alla Guardia Costiera che ieri pomeriggio hanno fermato 4 persone, tre delle quali sono state deferite alla Procura della Repubblica.
L’operazione che si è rivelata un vero e proprio blitz congiunto tra Capitaneria di porto – Guardia Costiera e Carabinieri ha perciò impedito, che accadesse il peggio.
Intorno alle 17 le pattuglie a terra hanno individuato gli acquascooter nella zona di mare riservata alla balneazione – entro i 200 metri dalla costa – e la motovedetta della Capitaneria di porto di Brindisi ha iniziato l’avvicinamento da mare. Cinque le persone a bordo delle moto d’acqua: uno è risultato in regola, diverso il discorso invece per i conduttori degli altri 4 mezzi, in particolare per uno di questi che ha tentato la fuga in mare aperto e che è stato poi intercettato e fermato.
I primi tre sono stati poi deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione mentre il conducente che ha tentato la fuga è stato sanzionato per aver navigato all’interno della fascia di rispetto di 400 metri vietata alle moto d’acqua. I tre acquascooter sono stati posti sotto sequestro su ordine dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, che ha destato scalpore ed approvazione tra i bagnanti, ha assestato un duro colpo al fenomeno delle evoluzioni azzardate delle moto d’acqua che affligge in particolare quella zona di Casalabate, e che è da tempo oggetto di lamentele e segnalazioni.
Con l’occasione, la Guardia Costiera ricorda a tutti gli utenti del mare il numero blu per le emergenze “1530” (gratuito dai telefoni fissi e dai cellulari) e raccomanda di affrontare il mare solo se in perfette condizioni fisiche e nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza.