“I commercianti e gli artigiani, cuore pulsante del tessuto economico della nostra città, sono in affanno. Nonostante l’incremento dei flussi turistici nazionali e internazionali abbia reso Lecce una meta ambita, le saracinesche abbassate, i tanti locali commerciali vuoti, il mancato decollo dei saldi sono segnali inequivocabili di una situazione difficile per commercianti e artigiani, che ogni giorno devono fare i conti con la crisi e con la contrazione del mercato”
E’ quanto afferma la consigliera di minoranza al comune di Lecce, Loredana Capone. L’aumento dell’aliquota imu sui secondi immobili, portata dal 7,6 al 10 per mille, si ripercuote pesantemente su chi sta lottando per non vedere il proprio esercizio commerciale soccombere alle rasoiate della crisi. “L’assessore Monosi, a dispetto delle promesse fatte nel corso della campagna elettorale, non ha esitato a bastonare una categoria già vessata e, dovendo rispondere a chi chiedeva le ragioni di questa scelta. Il grido d’allarme dei negozianti e degli artigiani non può lasciarci indifferenti: è insopportabile chiedere ulteriori sacrifici a chi sta provando a mantenere aperti i propri esercizi commerciali, conducendo una lotta faticosa e spesso personale contro le insidie della crisi.
In un momento così delicato per la nostra economia – prosegue la Capone – sarebbe stato opportuno mantenere l’aliquota precedente ed evitare vessazioni tassando ulteriormente chi prova ogni giorno, con operosità e fatica, a sottrarre la propria famiglia e i propri dipendenti dall’inquietudine della crisi e dalla spada di Damocle della disoccupazione.