Falsi corsi di formazioni per studenti appena laureati. Con l’accusa di truffa aggravata sono stati spediti sotto processo in cinque. L’istruttoria dibattimentale si aprirà il prossimo 15 novembre davanti al Tribunale di Maglie così come disposto dal gup Nicola Lariccia
che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Giovanni Gagliotta. Secondo quanto accertato dai finanzieri, Luigi Trezza, 40enne di Corigliano d’Otranto, legale rappresentante dell’Associazione Italiana Qualità e Formazione, Stefano Toma, 46enne di Maglie, consulente responsabile della sede operativa di Maglie, Claudia Vergine, 34enne di Cutrofiano, Massimo Vincenzo Vantaggiato, 38enne di Corigliano d’Otranto, dipendenti della stessa associazione, Roberto Antonio Bruno, 47enne di Calimera, tutor e docente dell’associazione avrebbero fatto risultare falsamente partecipanti ai corsi di formazione diversi studenti freschi di master. Le indagini hanno infatti accertato come i nomi dei beneficiari del corso sarebbero stati apposti su registri del tutto falsi perchè le lezioni non sarebbero state mai avviate mediante la sottoscrizione dei registri di presenza ad opera indifferentemente ora di Trezza, ora della Vergine, in altri casi di Vantaggiato o su indicazione di Toma. L’inchiesta ha appurato come alcuni corsisti abbiano garantito la loro presenza presso una struttura di impresa a santa Cesarea Terme nei mesi di luglio ed agosto 2008 e per alcuni giorni di settembre per la realizzazione di una parte delle attività previste dal Master finanziati attingendo dai Por regionali 2000-2006 e 2007-2013. E infatti nell’inchiesta si contesta nei confronti di Toma e dell’Avantaggiato il tentativo di far firmare ad un aspirante corsista attestati in bianco di partecipazione ed attività di master oltre alle richieste di finanziamento alla Regione Puglia. gli imputati potranno fornire la loro versione nel corso della fase istruttoria assistiti dagli avvocati Paolo De Giorgi, Anna Grazia Maraschio, Adele Petti e Giuseppe Russo.