«In queste ore stiamo dialogando con tutti e credo che quando sarà il momento di rimodulare la giunta lo farò senza problemi». Il presidente della Provincia di Lecce risponde così alla domanda sull’ormai imminente rimpasto dell’esecutivo provinciale
Bisogna rispettare una regola: non si possono avere doppi incarichi. Gianni Marra, ex sindaco di Squinzano, proprio per questa ragione, pur essendo tra i più suffragati, ha dovuto rinunciare a entrare nella squadra di Gabellone (anche se oggi, che non è più primo cittadino, rivendica un assessorato in provincia).
Il presidente, secondo le voci di corridoio, prende tempo per evitare che un eventuale rimpasto faccia scoppiare malumori e lotte intestine. Ci sono troppi nomi in lista d’attesa: Mino Frasca, Biagio Ciardo, attualmente capogruppo provinciale del Pdl, Renato Stabile, Raffaele Capone, Mino Miccoli e Gianni Marra. A pressare per l’ingresso in giunta c’è anche Fernanda Metrangolo, fittiana doc, fatale per la caduta dell’ex sindaco di Squinzano, che qualcuno vorrebbe al posto del più defilato assessore tecnico, Marcella Rucco.
Gabellone, però, insiste nel ribadire che il suo assessore alla Pubblica Istruzione ha fatto un buon lavoro, anche se dietro le quinte, portando a casa, di recente, un protocollo con l’Università e altri risultati eccellenti.
Intanto, le pressioni dei consiglieri, rimasti a bocca asciutta, aumentano: potrebbero essere liberati ben due posti. C’è una cosa sicura: Gianni Stefano dovrà lasciare a breve. Gabellone conferma che sta già pensando a un sostituto: «Sono in molti a vantare diritti, cercherò di fare la scelta più giusta».
Il presidente fa capire che non è facile fare sostituzioni in questo momento, perché la sua squadra è ben amalgamata e ha lavorato bene, ma è impossibile sottrarsi alle regole: bisognerà inserire almeno un assessore, scontentando tutti gli altri.
Anche la nascita della nuova giunta Perrone non ha risparmiato i mal di pancia a molte personalità politiche che si sono spese con buoni risultati. Gabellone ha dovuto mediare in qualità di coordinatore provinciale del Pdl: ha dovuto difendere gli accordi con gli alleati e in queste ore è riuscito a distribuire dei “premi di consolazione” ai delusi di questa tornata elettorale.
La mediazione del presidente ha sortito un primo risultato che terrà buona la corrente che fa capo ad Aloisi. Il numero uno di Palazzo dei Celestini lo annuncia senza peli sulla lingua: «Nunzia Brandi, farà la consigliera con delega allo Sport». La stessa cosa potrebbe succedere con Massimo Alfarano, che, prossimamente, incasserà la delega alla Cultura, pur rimanendo un semplice consigliere.
Gabellone ammette di aver discusso molto anche della posizione di Inguscio: per lui è prevista una presidenza di commissione, quella delle Politiche Sociali. Poi ci sono i “sacrificati” de “La Puglia Prima di Tutto”: Ciardo ha ottenuto la presidenza del gruppo consiliare, mentre Ciardo, primo degli eletti della lista fittiana, avrà la presidenza della Commissione Lavori Pubblici. Anche il caso Pisanò si risolverà a breve, con un incarico all’interno dello staff di Perrone: un autentico premio alla militanza.