Gli avvocati di tutta Italia hanno scioperato oggi contro la ridefinizione della geografia giudiziaria che il Governo Monti ha intenzione di operare nel giro di un paio di mesi, in attuazione della Legge Delega affidata dal Parlamento al Governo Berlusconi nel settembre dello scorso anno, con l’impegno
di attuare le chiusure entro il 13 settembre prossimo. In pratica, entro il 13 settembre prossimo saranno soppressi, sul territorio nazionale, 33 Tribunali, 37 procure, e centinaia di sedi staccate e giudici di pace. Sul nostro territorio, in particolare, i tagli riguarderanno 15 sedi staccate. Rispettivamente 7 a Lecce, 4 a Taranto e 4 a Brindisi. Il loro lavoro si riverserà nelle sedi distrettuali, come si riverserà nelle sedi distrettuali il lavoro degli Uffici dei giudici di pace di 24 sedi.
E se da una parte il Governo sembra sempre più intenzionato a realizzare questo progetto, gli avvocati, ma anche molti magistrati manifestano la loro assoluta contrarietà ai tagli indiscriminati.
Oggi la giornata di astensione dalle udienze indetta dall’Oua, l’organismo unitario dell’avvocatura. A Lecce l’assemblea di avvocati e magistrati si è tenuta al primo piano del Palazzo di viale De Pietro.
“Ribadiamo che gli avvocati non si sono opposti alla revisione della geografia giudiziaria ma hanno chiesto di discutere sull’argomento – ha affermato il delegato territoriale dell’Oua, l’avvocato Giuseppe Bonsegna- e il Governo ha ritenuto di non tenerne conto, così come non ha tenuto conto dei lavori della commissione ministeriale- ha proseguito Bonsegna. “E’ opinione comune, anche in seno all’Anm (l’Associazione Nazionale Magistrati) che i tagli indiscriminati siano, non solo inutili, ma anche dannosi per il raggiungimento dell’obiettivo perseguito dal Governo, di aumentare l’efficienza e ridurre la spesa”. E poi il legale ha concluso: “Confidiamo ancora che il buon senso possa prevalere”.
Ma nella magistratura si registrano anche voci difformi. Il presidente della Corte d’Appello Mario Buffa infatti si dice favorevole ai tagli e ritiene che, se da una parte logisticamente non sarà facile affrontare la riforma nei Tribunali delle tre province salentine, soprattutto perché mancano le aule in cui si dovranno svolgere le udienze, dall’altra la giustizia ne beneficerà.
Anche la politica si schiera dalla parte dei magistrati. Io sud leccese ha presentato una mozione al sindaco Paolo Perrone, per chiedergli di fare pressione sul Governo affinché tenga conto delle specificità dei territori del Sud Italia, fortemente caratterizzati dalla criminalità organizzata di stampo mafioso e in mattinata ha organizzato anche una raccolta firme davanti al Tribunale.