Appostamenti, telefonate, minacce e la vita di una donna leccese trasformata in un dramma. L. M., 28enne, residente nel capoluogo salentino, è indagato con le accuse di stalking, violenza privata e violazione di domicilio.
Secondo le indagini condotte dal sostituto procuratore Stefania Mininni, il giovane avrebbe determinato nella ex fidanzata un grave stato di ansia e di paura tale da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. In particolare l’avrebbe seguita controllando i suoi spostamenti, appostandosi sotto la sua abitazione e sul posto di lavoro ed effettuando numerose e ripetute telefonate. Nella denuncia, poi, si fa riferimento anche ad un episodio risalente al 18 giugno scorso: l’uomo, quel giorno, avrebbe costretto la ex a rimanere in sua compagnia, costringendola a risalire in macchina e impedendole di andarsene. Ripetutamente, poi, l’avrebbe colpita con schiaffi e con pugni all’occhio sinistro e sul braccio destro. In precedenza, il 5 settembre del 2011, il 28enne si sarebbe presentato in casa della ex e all’invito di abbandonare la casa, l’avrebbe aggredita sbattendole le spalle e la testa contro il muro e provocandole lesioni giudicate guaribili in sette giorni. Inoltre il giovane avrebbe persino minacciato di morte la donna. Per tutti questi episodi, il magistrato inquirente ha chiuso il fascicolo d’indagine e ora l’indagato, sotto processo per un’altra storia in cui è imputato con le accuse di violenza sessuale e stalking, ha venti giorni a sua disposizione per chiedere di essere interrogato o per presentare memorie difensive. E’ difeso dall’avvocato Valerio Caramuscio.