Truffa: è l’accusa che ha fatto scattare la denuncia a piede libero per L.C. 34enne lombardo, e G.I. calabrese di 24 anni.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Campi, L.C. e G.I., sembravano i classici clienti usi a fare la spesa del sabato sera.
Unico particolare, al posto del denaro in contanti chiedevano di pagare la merce con i classici buoni-pasto.
Il problema è che lo hanno fatto in serie, sabato scorso, in vari punti vendita di una nota catena di supermercati del comprensorio salentino; ultima località in ordine di tempo, Veglie.
Qui, però, il sistema è saltato.
Troppi acquisti in poco tempo e con lo stesso metodo, e troppo particolare la merce via-via comprata: alcoolici, soprattutto (e alcuni di ottima marca, comprese numerose bottiglie di champagne), ma anche cibo (confezioni di tonno, in primis) e prodotti per la casa.
Solo nell’ultimo supermercato, i due si erano presentati alla cassa con merce per varie centinaia di euro.
In questo caso, però, l’esercente si è insospettito e ha segnalato la circostanza al “ 112” che ha inviato una pattuglia della Stazione di Veglie.
I militari, accorsi subito, non ci hanno messo molto a inquadrare la situazione e hanno cominciato accertamenti sugli aspiranti clienti: una lunga lista di precedenti penali e/o di polizia il primo, incensurato il secondo.
Ma soprattutto hanno concentrato la propria attenzione sui buoni-pasto utilizzati da entrambi, che ne avevano a disposizione ben 286 di vario “taglio”.
Una serie di contatti con responsabili della ditta che emette i “buoni” autentici ed ecco che i dubbi hanno cominciato a dipanarsi: alcune caratteristiche (tipo certi particolari stampati con tecniche anticontraffazione) apparivano difformi dal dovuto sino a quando, negli atti d’indagine continuati sino ad oggi, non è apparsa acclarata la falsità dei tagliandi.
Ovviamente tutti sequestrati, così come un furgone Citroen “Berlingo” su cui i due viaggiavano e avevano stipato altra merce, e soprattutto come tutti i prodotti acquistati in altri punti-vendita di Carmiano (due), Copertino e – novità di queste ore – anche Ruffano.
Il valore è molto vicino agli 8000 €.