Le 24 condanne emesse dalla Commissione Disciplinare sono subito esecutive. Da ieri, pero’, gli avvocati hanno cinque giorni di tempo, cosi’ suddivisi, per preparare il ricorso alla Corte di Giustizia federale: due giorni per presentare le memorie difensive; due giorni per le repliche della Procura federale; un giorno per le controdeduzioni.
La Corte, presieduta da Gerardo Mastrandrea, esaminera’ poi tutta la documentazione ricevuta. Quindi lunedi’ 20 agosto (per il procedimento basato sugli atti di Cremona) e martedi’ 21 (per quello relativo al filone d’inchiesta della Procura di Bari) si tornera’ nell’aula dell’ex Ostello della Gioventu’ del Foro Italico per il secondo grado del processo sportivo. Il dispositivo delle sentenze dovrebbe essere reso pubblico entro il 23-24 agosto, prima dell’inizio dei campionati (domenica 26, con anticipi sabato 25). Da qui l’iter di Lecce e Grosseto, se il loro ricorso sara’ respinto, si potrebbe dividere da quello dei tesserati: i legali dei due club estromessi dal campionato di Serie B e retrocessi in Lega Pro possono infatti richiedere la procedura d’urgenza e rivolgersi al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni (Tnas); che, una volta convocate le parti e nominato il collegio, obblighera’ la Corte di Giustizia a rendere nota la sentenza in tempi brevi. Gia’ ai primi di settembre si potrebbero quindi discutere le controversie tra ciascuna delle due societa’ e la Federcalcio. Se il tentativo di conciliazione verra’ ritenuto esperito con esito negativo, pero’, i legali dei club potranno rivolgersi al Tar del Lazio. Il percorso dei singoli tesserati e’ simile, ma con tempistiche piu’ dilatate, legate alla pubblicazione delle motivazioni della Corte di Giustizia e alla successiva convocazione del Tnas. Nel recente ricorso – respinto – dell’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi – contro la sua radiazione disposta dall’Alta Corte di Giustizia del Coni – il Tar del Lazio ha ribadito pero’ la sua incompetenza nell’affrontare casi di natura ”disciplinare”.