Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, interviene sulla decisione della Commissione Disciplinare Nazionale che ha disposto la retrocessione del Lecce in Lega Pro:“Da sindaco di questa città e da sportivo non posso che essere amareggiato per l’esclusione del Lecce dal Campionato di Serie B 2012-2013
, così come stabilito con sentenza dalla Commissione Disciplinare Nazionale. Allo stesso modo, però, resto in attesa di conoscere l’iter della giustizia sportiva che, individuando responsabilità certe, decreterà la posizione definitiva della squadra della nostra città. Se la sentenza dovesse essere confermata anche nel giudizio di 2° grado, concentreremo tutte le energie per risalire la china e per far sì che il Lecce possa iniziare un nuovo corso che lo porti ad occupare nuovamente posizioni guadagnate in passato con merito e talento. Un progetto di crescita fortemente voluto dai nuovi referenti societari che, già dalle prime battute, hanno dimostrato affetto nei confronti della nostra squadra, oltre alla volontà di riportarla in alto. Nel frattempo, accettiamo quanto stabilito, con la consapevolezza che le cadute, a volte, sono lo sprone necessario per rialzarsi più forti di prima”.
Dello stesso tenore sono le dichiarazioni del Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, che afferma:<< Ora più che mai dobbiamo tutti insieme dimostrare il nostro amore nei confronti del Lecce e dei colori giallorossi, stringendoci attorno alla squadra e alla società in questo momento così difficile che coincide con la sentenza di 1° grado della giustizia sportiva che ci vede retrocessi in Lega Pro per illecito sportivo.
Il trascorrere dei giorni senza che la sentenza venisse ufficializzata ci aveva fatto sperare circa una soluzione diversa, che riconoscesse la bontà della linea difensiva dei legali del Lecce. Da questo nostro comune ottimismo delle ultime ore dobbiamo ripartire, sperando nel giudizio di 2° grado. Per questo occorre continuare ad avere fiducia massima nell’operato della magistratura sportiva che sarà chiamata a giudicare e di chi sosterrà le tesi difensive del Lecce. In ogni caso, in qualunque categoria giocherà il nostro Lecce, i calciatori che andranno in campo e la società giallorossa impegnata in questo nuovo progetto societario hanno bisogno che tutto il territorio faccia squadra e si stringa attorno a loro >> .
“Pur conservando una flebile speranza nel giudizio di secondo grado, questa pronuncia della Disciplinare è la cronaca di una sentenza annunciata”. Così il consigliere regionale Saverio Congedo commenta il verdetto della Disciplinare che questa mattina ha retrocesso il Lecce in Lega Pro nell’ambito del processo di primo grado sul calcio scommesse.
“Mi auguro che a questo punto – continua – la tifoseria e l’intero sistema-Salento siano all’altezza di questa prova molto dura, affinché il doppio salto all’indietro dalla A alla Lega Pro non faccia definitivamente scomparire il calcio da questa città. Anzi, spero che tutti quanti si abbia la forza e la capacità di restituire in tempi brevi la categoria e la dimensione sportiva che il Lecce merita”.
“Un autentico castello accusatorio che poggia non su solide fondamenta, bensì, su una sabbia scivolosissima. Dichiara l’on. Ugo Lisi.
Delle due l’una: o la combine era acclarata e tutti avrebbero dovuto pagare il giusto prezzo per le loro azioni o questo accordo sottobanco era soltanto nelle fantasie di qualcuno e non è giusto che paghi una squadra di calcio, una città e un intero territorio.
Invece, assistiamo, a dire il vero un po’ sconcertati, ad un quadro in cui alcuni vengono assolti con tante scuse, mentre altri si sobbarcano il peso di tutto. Apprendiamo che le presunte pacche sulla spalla di qualche giocatore nei confronti dei rivali giallorossi non è mai esistita, mentre vengono ritenute credibili altre dichiarazioni apparse per lo meno un po’ lacunose.
Nella tristezza odierna si intravede, tuttavia, la luce di un appello più equo in fondo al tunnel. Importante è che, a tutti i livelli, in questi giorni fondamentali che ci separano dal verdetto finale, tutti facciano sentire la vicinanza, il calore e il proprio attaccamento a capitan Giacomazzi e compagni.”
Tutto come previsto, o quasi – Comunicano in una nota i direttivi di Noi Lecce, Lecce in Azione e Salento GialloRosso – La decisione della Commissione Disciplinare di retrocedere l’U.S. Lecce in Lega Pro, suscita rabbia e comprensibile preoccupazione in quanti hanno a cuore le sorti della società giallorossa, ma che è stata accolta con grande dignità dall’ambiente. Una sentenza di primo grado che, nonostante appaia inattaccabile sotto il punto di vista processuale, si presta anche a ben altre considerazioni se rapportata alle altre sanzioni inflitte a soggetti e club pur coinvolti nello scandalo del calcioscommesse.
Tale decisione che sprofonda l’U.S. Lecce in una posizione grave e squallida, comune tuttavia a tutto sistema-calcio italiano, dà la sensazione che si voglia far pagare il conto ai “pesci piccoli”, ossia i più deboli, contro cui è più facile infierire pur di trovare un capro espiatorio che risponda non solo dei propri errori, ma anche dei mali che hanno reso il movimento calcistico italiano un baraccone poco credibile e sempre più in crisi d’identità, volto esclusivamente al business.
Le associazioni “Noi Lecce”, “Lecce in Azione” e “Salento GialloRosso” congiuntamente come si conviene in momenti tanto delicati,
INVITANO
tutti i VERI TIFOSI GIALLOROSSI ad una mobilitazione di massa e a stringersi intorno alla nostra squadra dimostrando tutto l’attaccamento ed il calore di cui sono storicamente capaci. L’occasione la si avrà domenica sera allo stadio di “Via del Mare” con la prima gara ufficiale della stagione in Coppa Italia contro il Chieti delle ore 20:45.
Lo stadio dovrà essere un catino ribollente di tifo e colore, in cui la voce del popolo giallorosso possa urlare tutta la sua indignazione, ma non rassegnazione, mostrando con orgoglio che “LA FEDE NON RETROCEDE”!!!