Si trattava di una amichevole; il campionato è ancora lontano e tuttavia il Lecce opposto ad un barcollante Matera ha lanciato segnali confortanti, a tratti assai positivi: La squadra, per quel che si può pretendere a questo punto della preparazione, ha ben impressionato; la squadra si, l’organizzazione della partita no!
Sedersi su poltroncine e poggiare gli strimenti di lavoro su un dito di polvere stantia su cui la frequentazione dei volatili aveva lasciato evidenti testimonianze, non è stato certamente un buon biglietto di presentazione così come non lo è stato il ritardo di ventitre minuti sull’orario di inizio; ma torniamo alla partita:
Primo gol all’ottavo minuto di gioco: Corvia raccoglie di testa un taglio di Memushaj da destra (calcio piazzato)depositando con molta tranquillità la palla in rete. Il nuovo Lecce, è il caso di sottolinearlo, si muove bene, è disinvolto, scambi rapidi e precisi; si muove compatto senza mai smarrire il senso delle distanze tra gli uomini e tra i reparti. Il Matera ci mette del suo naturalmente: lascia giocare come se la ricerca della sua manovra lo interessi più del risultato ed in una occasione va anche vicino al pari con Miraglia. C’è poi il raddoppio di Corvia, frutto di una iniziativa personale. Chiricò sforna cross di ottima qualità a ripetizione; su uno di questi si avventa Jeda che insacca di testa. Al 41° Del Vecchio e ancora Corvia al 43° arrotondano il 5-0.
La ripresa si dipana con il medesimo andazzo, Il Matera gioca e lascia giocare, il Lecce va ancora a segno con Falco e Franco Lerda abbonda nelle sostituzioni. Un buon allenamento per tutti, dunque, con accenni di note positive abisognevoli ovviamente di ulteriori sviluppi e da valutrare al cospetto di avversari di più corposo spessore.